Ma non si fermano, anzi, il signore in questione, ha pensato bene di alterare il cronotachigrafo digitale del proprio camion con una calamita inserita nella cosiddetta «scatola nera» taroccando, così, le ore di guida e la velocità.
L'escamotage studiato da un autotrasportatore è stato scoperto dalla polizia stradale di Pontremoli (Massa Carrara) che aveva fermato il camion sull'A15 tra i caselli di Pontremoli ed Aulla per un controllo. Oltre ad una multa di 1.596 euro, la polizia ha ritirato patente di guida e carta di qualificazione all'autotrasportatore.
Adesso oltre al fatto che in strada non si scherza, che la stanchezza non perdona, che il sonno fa vittime, è vero che l’uomo deve pagare ma la sua azienda vuol restare immune? Se è vero infatti che i tempi di consegna come la concorrenza sul mercato - stradale- la fanno le aziende, è altrettanto vero che, nelle loro tabelle di marcia è impossibile registrare la partenza e l’arrivo con due consegne di troppo. L’impresa, cioè, non può essere all’oscuro di tutto, come quella scatola nera taroccata.
Al contrario, sembra quasi essere l’artefice del disastro annunciato e peggio di quelli che si compiono. Nella misura in cui negli uffici (e pure lì non viene mai rispettata) vige la regola dei 15 minuti al pc e la pausa, anche altrove vigono regole più o meno simili e, se al pc, “a parte” la vista, qualsiasi cosa succeda non ha lo stesso potenziale vitale che ha un uomo su un tir, oltre la sua vita, a repentaglio ci sono le vite di tanti lavoratori, viaggiatori, turisti…magari studenti come i suoi stessi figli per i quali trasgredisce le regole sperando di poter avere qualcosa in più alla fine del mese.
Un discorso che può essere affiancato alle aziende di trasporto pubblico dove gli autisti, per poche euro al mese, vengono obbligati a turni di lavoro estenuanti, oltre che rivestiti delle più invisibili responsabilità (salire e scendere dalle porte sbagliate ad esempio). - anche qui, l'azienda non sa che turni spezzati che iniziano alle 5/4 del mattino e vanno avanti per tutta la giornata a volte con pause di un'ora tra 2 (chi riuscirebbe a riposare?solo i burattini telecomandati forse) sono sconosciuti alle stesse aziende che li impongono?
Allora, senza dover dimostrare per forza qualcosa a qualcuno nè a se stessi (si rischia di essere troppo patetici e imbecilli) sarebbe bene farsi pagare quello che spetta di diritto e continuare a sentirsi eroi di strada ma in piena forza e con i riflessi ben pronti.
Se il silenzio uccide, il sonno ti tradisce. Oggi, del resto, fortunatamente senza danni a cose o persone, la sua “battaglia” al posto l’ha vinta restando senza lavoro. Il capo s’è dimenticato di dire che la colpa era anche la sua.
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