Oggi vi racconto di una giornata passata in mezzo a filati, cardatori, filarini in compagnia di una cara amica.
E' grazie ad Elisa che sono venuta a conoscenza del primo workshop di Zucchero filato sulla filatura.
Tutto inizia con una tranquilla colazione al bar, dopo aver attraversato una Milano vuota e deserta.
Ad accogliermi da Zucchero filato trovo Antonella e suo marito che mi danno il benvenuto con un caffe, biscotti e una fetta di colomba.
Piano piano arrivano anche gli altri partecipanti, c'è un ragazzo che porterà la filatura come tesi, due ragazze che hanno la fattoria in quel di Asiago ed altre due ragazze.
Antonella inizia a parlarci dei vari tipi di fibre, delle loro lavorazioni e preparazioni, di come si arriva dal manto della pecora al filato pronto per la filatura.
La parte introduttiva è davvero interessante e per niente scontata. Siamo tutti in ascolto, curiosi.
Finalmente arriva la parte divertente, la scelta delle fibre per realizzare la nostra matassa.
Ci buttiamo sulla montagna di fibre, scegliamo colori, aggiungiamo seta e riccioli e siamo pronte per provare quello che è l'oggetto dei miei desideri, il cardatore a rullo.
Ne abbiamo addirittura due a disposizione.
Una dopo l'altra ci alterniamo per mescolare le fibre che abbiamo scelto.
Il mio occhio però ricade sui cardatori manuali, le spazzole per cardare la lana. Le provo, voglio vedere se riesco ad ottenere l'effetto che ho in mente perchè se è vero che un cardatore a rullo costa parecchio è anche vero che un paio di spazzole posso regalarmele.
Allora decido di continuare a provare con le spazzole ed ecco quello che ho realizzato, tanti rolag pronti da filare.
E' il momento di mettersi a filare al filatoio e di realizzare il mio filato artistico!!
Con un colpo di fortuna, neanche l'avessi calcolato, riesco a terminare tutti i rolag che avevo cardato prima che la bobina scoppi.
Decido di binarla con un filato nero sottile che preparo al filatoio e Antonella mi spiega la tecnica del spin on the fold, la trovo favolosa e creo che la userò anche in futuro. L'operazione di draft mi riesce più comoda e tutta la filatura viene facilitata. Inoltre mi spiega che in questo modo ottengo un filato più elastico.
Questa volta non ho fortuna e il filato nero che ho preparato non è abbastanza per terminate di binare la matassa. Mi metto alla ricerca tra le scatole di Antonella e trovo questo delizioso filato di seta.
Sono super soddisfatta della mia matassa, la trovo bellissima (scusate ma ogni scarrafone è bello a mamma sua)
E' stata una giornata interessante, divertente e passata in compagnia di belle persone!!
Grazie a tutti per la favolosa giornata!!