Visto che Ilaria e Tommy sono per l’ennesima volta in ferie, ho deciso di venire in soccorso ai fanatici del blog in modo che nessuno accusi crisi di astinenza….
Questa volta si fa un piatto di carne e si usa un filetto di maiale che e’ una parte poco usata dalle nostre parti essendo quasi sempre lasciata attaccata alla lombata e spesso e volentieri stracotta nell’arista al forno o nella bistecchina alla griglia.
Invece questa parte merita rispetto perche’ i risultati che si possono ottenere da questo taglio non sono affatto male e allora abituiamo a toglierlo dall’arista e a cucinarlo a parte.
Per quattro stomaci mediamente fori ci vorranno 2 filetti di maiale ( circa 500 gr l’uno) che tagliaremo a fettina alte 2 cm, si passano poi nella maizena scuotendo quella che rimane in eccessso.
Intanto un giorno prima abbiamo gia’ preparato il mosto d’uva, con un bel grappolo di sangiovese o di canaiolo che abbiamo strizzato a a mano e lasciato a macerare sulle bucce fuori dal frigo( cosi’ inizia la fermentazione..)
Si prende una padella antiaderente e a fuoco medio si bagna con un filo d’olio (bono), si fanno rosolare 2 minuti per parte i medaglioni di maiale e poi si bagna con il mosto d’uva.
Si cuoce per 4-5 minuti e poi si tene la carne in caldo e si ispessisce la sals a sul fuuoco dolce.La carne deve risultare rosata.
Si serve il filetto al centro del piatto nappato con la salsa bella lucida, a me piace mangiarci insieme una saltata di verza e cavolo cappuccio molto croccanti e ben drogati a piacere.
Ci si beve sopra un rosso giovane che ricordi la frutta del mosto.
Non mi riesce pubblicare la foto per cui purtroppo il piatto non si puo’ vedere ma solo immaginare.
Salute a tutti
ste
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