Filippo Scòzzari, intervistato da Il Fatto Quotidiano in merito alla riedizione di Suor Dentona, risponde così a una domanda posta da Cristiano Governa sullo stato di salute del fumetto in Italia:
Non parlerò del fumetto bonelliano al metro, specchio impietoso del come siamo ridotti, un’Ilva del fumetto, altro che Maggico Vento. Parlerò d’altro. Vedo molte iniziative. Creperanno, nessuna esclusa. Spuma di onde di lago morto. Le qualità esistono, paradossalmente: piccola editoria eroica, giovani autori eroici, proposte eroiche… particelle che affrontano a mani nude un periodo marcio come poche altre volte. Purtroppo, per come la vedo, la sento e la gusto, ad una sordità e ad una cecità generali, chiamiamola pur distrazione, si cerca di reagire con armi sovente a peso specifico zero. Piccoli esperimenti, piccolissimi, ininfluenti morsi alla realtà, a volte, – eccoli, i miei eroi – ma più spesso scimmiottature di artisti acclamati fuori di qui, non certo dal nostro ridicolo mercato, plasmato dalle fumetterie, non dal gusto. L’adulterio dei gregari, la truffa dei nullatenenti. Nessuno che armato di cultura, cattiveria, monelleria, presunzione, voglia di ribaltamenti, affronti il classico chi siamo e dove andiamo. Solo artigianato e foruncoli, per ora. O calligrafia sontuosa, ad agghindare fumosità e mascherare l’incapacità di affrontare la boria del Reale. O patetici innamoramenti giovanili all’acquerello, in povere incombenti periferie, all’acquerello pure quelle. O esagitata voglia di stupire con un’idiozia e una follia studiate a tavolino: Dostoevskij non abita qui. Ma esagero, me lo dico da me: la devo smettere di berciare, di pretendere e invocare l’Avvento. Ormai il fumetto, nel paese dei campanelli, ha fatto la fine dell’operetta: cipria, strass e cinguettii, che i brontolii degli insoddisfatti non trasformeranno in ruggiti.
L’intervista in esteso è leggibile sul sito del quotidiano all’indirizzo: www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/20/scozzari-e-ritorno-di-suor-dentona-fumetto-ha-fatto-fine-delloperetta/451835/
Filippo Scòzzari
SUOR DENTONA L’INTEGRALE
Edizioni Mompracem
Suor Dentona non è solo una storia a fumetti: è un’icona/simbolo – provocazione – tormentone che nacque sulle pagine del settimanale satirico «Il Male» alla fine degli anni Settanta. Nel giorno di chiusura del giornale, Scòzzari doveva coprire i buchi degli impaginati inserendo immagini di Suor Dentona corredate di testi farneticanti, la cui lunghezza era determinata dallo spazio a disposizione.
L’assunto di partenza era il seguente: Suor Dentona è una consorella dell’immaginario ordine delle Dentone, la cui missione è quella di recarsi sui campi di battaglia per prelevare l’anima ai soldati moribondi col sacro rito della fellatio in articulo mortis. Con questo delirio Scòzzari è ossessivamente intervenuto prima sul «Male», poi dal 1980 sul mensile «Frigidaire», sulla rivista «Frizzer», negli anni Novanta sul mensile «Blue», realizzando centinaia di illustrazioni e vignette, con varie tecniche, sconfinando recentemente anche nel mondo delle gallerie d’arte (a Suor Dentona sono state dedicate due mostre nel 2004 e nel 2005). Questo volume raccoglie tutte le esternazioni di Suor Dentona pubblicate in questi decenni nelle più svariate sedi editoriali, raccolte con passione certosina. Un geniale compendio di filosofia scozzarica. E dentonica. Una precedente antologia di Suor Dentona uscì in edicola nell’aprile 1988 come albo di «Frigidaire», un fascicolo oggi conteso dai collezionisti su eBay. Nel frattempo l’autore Filippo Scòzzari ha pubblicato numerosi volumi in libreria tra cui il long seller Prima pagare, poi ricordare, e la sua fama è dilagata ben oltre la cerchia degli appassionati di fumetti. Attualmente Suor Dentona combatte nuove battaglie su «Il Male di Vauro e Vincino».
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