Durante il weekend si opta spesso per un buon film al cinema. Ecco i film che potrete vedere nelle sale italiane.
Manchester, primi anni '50. Alan Turing, brillante matematico ed esperto di crittografia, viene interrogato dall'agente di polizia che lo ha arrestato per atti osceni. Turing inizia a raccontare la sua storia partendo dall'episodio di maggiore rilevanza pubblica: il periodo, durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui fu affidato a lui e ad un piccolo gruppo di cervelloni, fra cui un campione di scacchi e un'esperta di enigmistica, il compito di decrittare il codice Enigma, ideato dai Nazisti per comunicare le loro operazioni militari in forma segreta. È il primo di una serie di flashback che scandaglieranno la vita dello scienziato morto suicida a 41 anni e con siderato oggi uno dei padri dell'informatica in quanto ideatore di una macchina progenitrice del computer. The Imitation Game rivela le sue intenzioni fin dal titolo: perché è un gioco di sotterfugi e contraffazioni che riguarda non solo il codice nazista, ma anche la stessa attività del gruppo di esperti riuniti per decifrarlo, costretti ad operare sotto copertura.
L'adattamento cinematografico del libro autobiografico "American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History". Il film racconta la storia del Navy SEAL Chris Kyle (Cooper), nato in Texas, che registrò il più alto numero di uccisioni come cecchino americano. Fu così temuto dagli insurrezionalisti iracheni da ricevere il soprannome al-Shaitan ("il diavolo"). Nei primi mesi del 2013, Kyle è stato tragicamente ucciso in un poligono di tiro, da un altro veterano.
Fulvio è l'unico dei tre fratelli Canfora ad aver lasciato il paese d'origine per andare a lavorare in città. Vicecapo del personale in una grande azienda licenzia senza rimorsi fino a che non è lui stesso ad essere licenziato e, dopo essere finito in carcere per aver picchiato il proprio superiore, viene affidato al fratello, da anni parroco del paese in cui sono cresciuti. Costretto in un luogo lontano da ogni modernità Fulvio decide di aiutare la chiesa locale in crisi di fondi inventandosi un miracolo: fa credere a tutti che la statua del santo piange. Accorrono così turisti e pellegrini riempiendo le tasche degli esercizi locali.
Nel villaggio di Greendale, tutti si chiamano per nome, persino le pecore. Si salutano ogni qual volta s'incontrano, si ringraziano a vicenda il più possibile e non conoscono relazione che non sia squisitamente personale. Collante di questa società, tanto ideale quanto anacronistica, è il postino Pat, emblema della cortesia e della disponibilità, oltre che padre e marito irreprensibile (per far felice la moglie Sara ha infatti appena progettato una luna di miele in Italia). L'arrivo negli uffici della società postale del nuovo supervisore, Edwin Carbunkle, intenzionato a sostituire i postini con dei robot, getta Greendale nel caos.
1919. L'agricoltore australiano Joshua Connor, ormai solo dopo la morte della moglie, decide di partire per la Turchia. Da lì, e più precisamente da Gallipoli, non hanno fatto mai ritorno i suoi tre figli partiti anni prima per combattere nell'ANZAC (Australian and New Zealand Army Corps). Connor dovrà superare gli ostacoli frapposti dalla struttura burocratica dell'esercito ma troverà un valido aiuto nel maggiore Hasan che nel corso della guerra si trovava sul fronte opposto.
Nick, Kurt e Dale hanno deciso di diventare i capi di loro stessi. Il brevetto del "doccia amico" dovrebbe fare al caso loro. Malgrado una vergognosa presentazione in televisione, l'affare sembra infatti concretizzarsi, quando un miliardario dell'industria commissiona loro una prima tiratura di 100 000 pezzi. Peccato che sia un tiro mancino. Per non finire rovinati, i nostri ipotizzano di rapire il figlio del magnate, il presuntuoso Rex, salvo poi lasciar cadere l'idea. Allora, però, è lo stesso Rex a imporre loro il suo rapimento, per ricattare il padre. Le cose si complicano ulteriormente quando tornano in scena Giulia, la dentista ninfomane che non ha rinunciato all'idea di possedere il recalcitrante Dale, FottiMadre, mentore criminale e fatina buona, e soprattutto il meschino Harken, ex capo di Nick, che la prigione non ha certo ammorbidito.
La giovane Isabel di Thule scopre, a 16 anni, di essere la dea Atena e di avere intorno quattro "angeli custodi": sono i Cavalieri di Bronzo, preposti fin dalla loro prima infanzia a proteggere la giovane divinità. I Cavalieri hanno anche l'incarico di restituire Isabel al Grande Tempio, dove una falsa Atena ha preso il suo posto e dove un Grande Sacerdote fa il bello e il cattivo tempo (forse perché anche lui è un usurpatore). Per riuscirci dovranno attraversare tutte e 12 le case dello Zodiaco, ognuna delle quali è presieduta da un Cavaliere d'Oro intenzionato a mettere alla prova i Cavalieri di Bronzo affinché si dimostrino degni di portare a termine la loro missione, e a stabilire se Isabel è davvero la dea Atena e non una "ribelle".
Da bambine, Laine insegna all'amica Debbie come usare la tavoletta ouija, con cui per gioco o per davvero si può cercare di comunicare con i morti. Divenuta ragazza, Debbie, seria e preoccupata, brucia la vecchia ouija nel caminetto di casa. Sollevata, esce a parlare con Laine alla quale confessa, senza scendere nei dettagli, d'aver usato la tavoletta ouijia per gioco dopo tanto tempo. Congedata l'amica, Debbie resta a casa da sola, si ritrova la tavoletta ouija in ottime condizioni in camera da letto e si impicca. Alla veglia funebre a casa di Debbie, Laine è molto turbata: nonostante questo, si prende l'impegno di sorvegliare la casa dell'amica defunta perché i genitori di Debbie, provati, se ne staranno via per un po'. Ma anche la sua situazione familiare non è facile: la mamma non c'è più, il papà è spesso via per affari e la sorella minore Sarah è piuttosto scapestrata. Nella stanza di Debbie, Laine trova la tavoletta ouija, ricorda i vecchi giochi d'infanzia e pensa di usarla, assieme ai suoi amici, per contattare l'amica morta. Pessima idea.