Trainspotting, Mediaset Italia2 (canale 35 dt), ore 21,10.
Ebbene sì, son già passati vent’anni da quando questo film si presentò nei cinema facendo sfracelli, soprattutto sul mercato anglofono, e lanciando gente che di strada ne avrebbe fattaa. Il regista Danny Boyle innanzitutto, e il suo protagonista Ewan McGregor (e possiamo aggiungere alla lista Robert Carlyle). Sarà il caso di riguardarlo oggi, al di fuori della piccola aura di scandalo che lo circonfuse alla sua uscita e vedere l’effetto che fa. Scandalo dovuto al fatto che si metteva in scena senza troppi filtri e con la giuysta crudezza, anche se non era la prima volta (penso a I ragazzi dello zoo di Berlino) il mondo tossico dell’eroina e dei suoi dipendenti. Siamo in una Edimbiurgo persa di ragazzi rovinati dall’abuso della peggiore e più sporca di tutte le droghe, e da altre sfighe esistsenziali. Lo sbattimento del protagionista Mark per procurarsi i soldi per farsi, e dei suoi amici. I tentativi di uscirne, e poi di nuovo la dipendnza, le risalite e le discese per ninete ardite. Per arrivare a un barlume di riscatto ci vorranno tutto il film e parecchie sciagure. In fondo, un calssicissimo racconto di formazione e di passagio all’età adulta, con tanto di solidarietà virile e riti relativi. Forse un filo sopravvalutato e oggi, temo, anche datato.