
Il direttore artistico del festival, Olivier Père, così si è espresso sull’opera di Matsumoto: «Approdato alcinema dalla televisione, dove spopolava in Giappone con i suoi spettacoli e lasua personalità, Matsumoto in soli tre lungometraggi ha inventato esperimentato nuove forme di finzioni comiche, estremamente originali, in bilicotra burlesque, surrealismo e generi popolari, capaci di sorprendere e sedurreanche gli spettatori più disinteressati. Rappresenta una delle più mirabolantirivelazioni del cinema contemporaneo degli ultimi anni, siamo dunque felici dicelebrare a Locarno l’opera di un creatore straordinario dall’umorismo edall’immaginazione deliranti».

Alla Settimana della critica partecipa invece il documentario Sketches of Myahk di Onoishi Koichi chesi propone come un viaggio alla scoperta delle tradizioni culturali e musicali– che gli stessi giapponesi poco conoscono – dell’arcipelago di Okinawa,narrate in prima persona dai pluricentenari abitanti dell’isola di Miyako. Dasegnalare, infine, il mediometraggio fuori concorso Ninifuni di Tetsuya Mariko.