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Film in tv stasera: LA VOCE DELLA LUNA, l’ultimo Fellini (dom. 26 ott. 2014 – tv in chiaro)

Creato il 26 ottobre 2014 da Luigilocatelli

La voce della luna, un film di Federico Fellini. Class Tv (canale 27 dt), ore 20,40.

paolo villaggio roberto benigni la voce della luna

Paolo Villaggio e Roberto Benigni in una scena

L’ultimo Fellini, dell’anno 1990. Se ne sarebbe andato tre anni dopo, e chissà quanto pesò sulla sua definitivca uscita di scena la delusione per l’esito di questo La voce della luna, che non riuscì a convogliare nelle sale il pubblico nonostante la presenza di due boss del box-office come Paolo Villaggio e Roberto Benigni. Pubblico che ormai era impitonato dalla tv arrembante (con cui Fellini ce l’aveva fin dai tempi di Ginger e Fred e che qui simbolizza e sintetizza attraverso l’effigie di Silvio Berlusconi, tanto per levare ogni dubbio allo spettatore) e che era planato su altri territori del gusto, e al quale il fantastico felliniano suonava estraneo e perfino ostico. Siamo in una terrapiata, di assoluta orizzontalità, che è la pianura padana, in ambienti però completamente ricreati in studio, finitissimi, senza più nulla di reale. Del resto Fellini non girava pià in esterni, nel mondo, da molto tempo, come se della realtà temesse l’impatto, o come se ormai per lui contasse solo quello che riusciva a riplasmare artificialmente a immagine della sua mente e materializzazione dei suoi fantasmi. Tratto assai liberanente da un libro che in quegli anni fu salutato come un qualcosa di notevole nella nostra nuova letteratura, Il poema dei lunatici di Ermanno Cavazzoni (chissà a rileggerlo oggi), e che sembrava già perfettamente felliniano di suo. Tant’è che quando la collisione tra scrittore e regista accadde sembrò come inscritta nel destino. Un uomo di nome Gonnella, un vecchio magistrato rattrappito nele sue paure e nelle sue paranoie – vede complotti dappertutto, anticipando di parecchio una delle sindromi di massa che sarebero esplose con l’avvento di internet – incontra un govane uomo di nome Ivo respinto dalla donna che ama, Aldina. Titti e due lunatici e lunari, figli mattocchi di quel pianeta della notte. Insieme vagabondano in una notturna e spettrale landa italiana, attraversando feste di popolo e perfino un rave, e cercando la luna. Ascoltandone il suono. Non son mai riuscito ad amarlo, confesso, questo film. Non ce la feci a suo tyempo a scindere la figura di Gonnella-Villaggio da quella dello stesso regista, e La voce della luna mi indusse una malinconia profonda, insostenibile. Nel cast c’è anche Syusy Blady.


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