Film perso n°1 : Boris

Creato il 10 dicembre 2011 da Persogiadisuo
BORIS IL FILM di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo Italia, 2011 con Francesco Pannofino, Alesandro Tiberi, Pietro Sermonti, Carolina Crescentini, Antonio Catania
INCASSO ITALIANO: 1.120.000 €
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Attesissimo dai fan della serie e non solo, quello che si può considerare uno dei primi lungometraggi cinematografici italiani tratti da una serie Tv, nonostante la fiducia dei distributori si è rivelato un grande fiasco. Perché? Ovviamente l’unica risposta plausibile è perché si tratta di un film italiano di qualità. Boris infatti, diretto da Ciarrapico, Vendruscolo e Torre, i tre sceneggiatori autori anche della fortunata serie Tv di Fox, mette in scena il mondo dei registi e degli sceneggiatori, raggruppando tutti i personaggi che compaiono regolarmente nella serie, diventati di culto a un piccolo pubblico di nicchia e ai critici che hanno apprezzato una delle serie italiane più innovative degli ultimi anni. Abbiamo così l’attrice cagna e zoccola Corinna (Carolina Crescentini), l’attore sfigato Stanis che per una parte è disposto a qualsiasi cosa (Pietro Sermonti),gli assistenti Alessandro (Alessandro Tiberi) e Arianna (Caterina Guzzanti) ,  il comico “Sti cazzi” Nando Martellone che ha un enorme successo con i suoi show nei palazzetti dello sport (il Massimiliano Bruno regista di Nessuno mi può giudicare) e tanti altri. La trama del film ruota attorno al regista René Ferretti (Francesco Pannofino) che a un certo punto abbandona le riprese del telefilm su Ratzinger Giovane e dopo un periodo di crisi riesce a ottenere l’ingaggio per dirigere un film politico di denuncia, tratto da un bestseller. I produttori però si ritirano, per cambiare poi idea di fronte alla proposta di un cinepanettone. E così sia. Irriverente, cinico, spietato nei confronti del mondo della tv e del cinema, Boris coglie nel segno, facendosi apprezzare dagli addetti al lavoro, letteralmente messi alla berlina, ma anche da un pubblico più vasto grazie alle trovate e alle battute esilaranti. Evidentemente al cinema ci sono andati solo i fan della serie e nessun altro. Peccato. E per una volta non si possono incolpare i distributori che avevano dimostrato molta fiducia. Scena cult: ce ne sarebbero tante, ma ricordo qui quella in cui René va al cinema ed è praticamente costretto a vedere Natale al Polo Nord, perché tanto non c’è nient’altro. Di fronte alle volgarità sconcertanti del film rimane stupefatto ed è l’unico inorridito mentre la sala intera ride a crepapelle. Mi ha ricordato molto me stesso.
VOTO: 7

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