Chi ha incastrato Roger Rabbit, Rai Movie, ore 23,15.
Meraviglia realizzata nel 1988 da un Robert Zemeckis nel suo periodo aureo. Anche, il film manifesto del citazionismo cinematografico e cinefilo e del postmodernismo su grande schermo. Si guarda al passato di Hollywood, si rifanno i classici, in un vortice di tributi e omaggi che lascia sbalorditi. Si mescola l’animazione al live action. Non è la prima volta, ma è la prima volta che l’operazione è condotta col massimo della consapevolezza e che la contaminazione si fa innesco di un racconto. A Cartoonia, la città-ghetto dove vivono le creature animate del cinema di Hollywood, succedono cose strane. Un coniglio, Roger Rabbit, è sposato alla vamp Jessica, e già questo. Convinto che lei lo tradisca, assolda un detective in carne e ossa (lo interpreta un perfetto Bob Hoskins nel ruolo della vita) perché indaghi e riferisca. Ma c’è un delitto, e le cose per Roger si complicano maledettamente, visto che il sospettato numero uno è proprio lui. Il genio di Zemeckis sta (anche) nel far incontrare il noir hard boiled alla Bogart-Chandler con l’universo disneyano, mondi nati incompatibili e qui invece cortocircuitati con effetti strabilianti. “Non sono cattiva, è che mi disegnano così” dice Jessica Rabbit, ed entra dritta nella leggenda del cinema come una delle donne più sexy di sempre. Che sia una figurina animata è solo un dettaglio ininfluente.