La felicità porta fortuna – Happy-Go-Lucky, Rai Movie, ore 1,20.
Il terzultimo film di Mike Leigh, girato poco prima di Another Year. È anche il suo più spudoratamente comedy, il più programmaticamente piacione e ruffiano. Stavolta Leigh decide di giocare la carta molto popolare del positive thinking e dell’ottimismo, e filma e firma il suo inno alla gioia. Lo fa a modo suo, naturalmente, raccontando una vita qualsiasi e pedinando i suoi personaggi nel loro deambulare quotidiano tra ambienti pure quelli molto qualsiasi. Poppy è una maestra con un’inguaribile visione ottimistica della vita, che non si butta mai giù, che riesce a vedere il lato rosa delle cose anche quando tutto sembra procedere al peggio. È un cuore semplice e contento, una pazza della felicità, con qualcoa di disarmante e di clownesco. La vediamo e la seguiamo con la sua migliore amica, mentre se ne va in giro in bici (che le ruberanno) o prende lezioni di guida da un matto pericoloso. Tutto le scivola addosso, tutto diventa occasione per un’ulteriore apertura di credito verdso la vita. Happy-Go-Lucky è l’Amélie di Mike Leigh, che però ha l’accortezza, che Jeunet non aveva, di stare al di qua del personaggio, di non farne un’eroina assatanata di bontà e compulsivamente portata a distribuire gioia al prossimo, anche a chi non ne vuole sapere. Poppy è meno totalitaria e prevaricatrice di Amélie. Il film, come spesso in Leigh, suona, dietro la sua parvenza di assoluta naturalezza, di vita restituita telle quelle, programmatico con tanto di tesi precostituita e incorporata. Ma la maestria è innegabile. Sally Hawkins riesce a farci piacere un personaggio che nelle mani di un’altra attrice ci avrebbe creato un reazione di rigetto. Orso d’argento a Berlino e nomination varie per Sally Hawkins.