Nata per volare (Born to Fly – Elizabeth Strep vs. Gravity), Rai 5, ore 21,17.
Documementario che mostra e celebra vita, opere e visione estrema della coreografa Elisabeth Streb, non proprio un nome conosciutissimo e frequentatissimo dalle nostre parti, ma, soprattutto in area anglofona, molto vicino alla leggenda. Attiva almeno dagli anni Settanta, teorica e praticante dell’Extreme Action Dance, con il suo gruppo basato in Brooklyn Elizabeth Strep ha creato numeri coreografici in cui la fisicità è dominante e prorompente, spettacoli sconfinanti nell’esibizione muscolare e atletica, in una concezione della danza come perfomance estrema del corpo e tentativo di superare i limiti. Danza-lotta, danza da ring, che Streb con i ballerini della sua compagnia ha portato spesso all’aperto, in grandi spazi, su architetture urbane mastodontiche come la ruota panoramica di Londra. Nel sogno, fors’anche nel tentativo, di sfidare e vincere la forza di gravità. Di volare. Perché “tutto quello che è sicuro non è azione”, sostiene lei. Un film, firmato Catherine Gund, che documenta e testimonia questo singolare tragitto artistico, assai anticipatorio nell’ibridare le discipline e i linguaggi, e con una qualche affinità con le acrobazie del Cirque du Soleil.