Film stasera sulla tv in chiaro: AVATAR (martedì 19 novembre 2013)

Creato il 19 novembre 2013 da Luigilocatelli

Avatar, Canale 5, ore 21,11.
La prima televisiva ha fatto a suo tempo il record d’ascolti, a conferma che Avatar è il film dei primati. Da qualunque parte lo si prenda un film evento, epocale, quello che ha stabilito il maggior incasso nella storia del cinema arrivando a realizzare, anche grazie al 3D e al circuito Imax, oltre due miliardi di dollari worldwide, per essere esatti 2.021.699.345 (dati presi dal sito Mojo Box Office). Cifra paurosa. Ma epocale Avatar lo è anche per l’uso della tecnologia e degli effetti speciali, mai così grandioso e consapevole e mai così ben finalizzato alla narrazione, che lo trasforma in esperienza polisensoriale per il nuovo, scafatissimo spettatore globale, ormai aduso a (ir)realtà virtuali e mondi paralleli grazie alla dilagante digitalizzazione. James Cameron confeziona l’ennesimo dei suoi prodotti ad altissima spettacolarità, aggiungendovi quel senso del mistero, dell’alterità, degli universi inesplorati che lo ha sempre attratto, fin dai tempi di Abyss. Questo Avatar è una fantasmagoria barocca che non si nega nulla per risucchiare dentro di sè lo spettatore e immergerlo in un modo di sogni, incubi e visioni. Cameron in questo è il più grande, non c’è George Lucas che tenga al confronto, e i tanti signori e signorotti del gigantismo cinematografico, da Peter Jackson a Terry Gilliam a Tim Burton, al suo confronto sembrano ragazzetti che giocano con le figurine. Davvero, e non è solo uno slogan promozionale, Avatar ha spinto parecchio in là i confini del cinema, e ha segnato uno spartiacque. C’è un prima e un dopo-Avatar, piaccia o meno. Quel che riesce meno bene a James Cameron è mettere in piedi una storia all’altezza della messinscena. Se la trovata degli avatar fabbricati in laboratorio perché attraverso di loro gli umani possano sbarcare sul pianeta Pandora è geniale, quel che segue lo è meno. Il paradisiaco pianeta ove gli abitanti sono blu e puri e buoni, e tutti vivono in armonia con la natura in una specie di ecosistema globale in cui ogni cosa è interconnessa all’altra, è per dirla tutta una stupidata, l’ennesima proiezione delle utopie organiciste, comunitaristiche, ecologiste che da qualche decina d’anni a questa parte ci affliggono. Così come è ridicola la demonizzazione degli umani e dei loro apparati politico-militari (che adombrano la potenza imperiale americana), che vogliono colonizzare Pandora per poter mettere le mani su certe preziose miniere. Ma dài. Messo in cantiere nei momenti più critici dell’intervento americano in Iraq, Avatar è apparso un manifesto pacifista-ecologista molto antibushiano e già molto politically correct e obamiano. Certe sequenze sono ridicole e imbarazzanti, come i pandoriani allacciati in circolo per trasmettere l’energia mentale. Ma che importa, quel che conta è il senso del meraviglioso che Cameron riesce a comunicarci.


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