Iberia, La effe (canale 50 dt), ore 21,05.
Un Carlos Saura della metà degli anni Duemila, dunque abbondantemente nella sua fase matura e un filo pompier. Con Iberia siamo molto lontani dal suo cinema anni Sessanta-Settanta alla Cria Cuervos e Peppermint Frappé dove, usando codici cifrati e metafore, lanciava messaggi critici e criptici contro il regime franchista. Questo film è addirittura la celebrazione di una gloria nazionale, la suite per pianoforte Iberia di Isaac Albeniz. A cent’anni dalla sua composizione Saura riunisce musicisti e soprattutto danzatori di flamenco, per mettere in scena un grande spettacolo su e intorno a quella musica, e sullo spirito spagnolo. Prodotto ineccepibile e grande spettacolo, anche se il rischio retorica non viene del tutto evitato. Però, strana storia quella di Carlos Saura: per una vita è stato il Grande Regista Spagnolo, puro circonfuso dell’aureola del dissidente e del frondista, poi è arrivato Almodovar, e adieu.
Potrebbero interessarti anche :