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Film stasera sulla tv in chiaro: IL PADRINO PARTE III (sab. 22 marzo 2014)

Creato il 22 marzo 2014 da Luigilocatelli

Il padrino parte III, Rete 4, ore 21,30.
imgpageConsiderato il lato debole della trilogia coppoliana. Parte terza e conclusiva che arriva assai tardivamente, nel 1990, a quasi due decenni dai leggendari episodi 1 e 2, con un Coppola forse riluttante, forse non così voglioso di tornare ai Corleone e di dover fare i conti con i propri demoni passati, essendo Il Padrino quella cosa che l’ha consacrato, immortalato, ma da cui ha rischiato anche di essere assorbito e divorato. Michael Corleone (Al Pacino, nel frattempo invecchiato sul trono del clan, molto diverso rispetto all’arrembante stagione del Padrino 2), è ormai in cerca di rispettabilità per sé, la sua famiglia, perfino la sua impresa criminale. Todo cambia, tutti invecchiano. Si impegna in beneficienza e sostegno dell’amata Sicilia, ma non tutto va come vorrebbe. Il figlio non ha nessuna voglia di entrare negli affari di famiglia e preferisce darsi al canto (lirico). Michael si ficca in un impiccio troppo grande anche per lui, una banca connessa al Vaticano, che lo porterà a scontrarsi con poteri occulti. Intanto, a New York si riapre la guerra tra clan. Memorabile la sequenza al Teatro Massimo, con un che del Gattopardo di Visconti (Michael Corleone come il principe di Salina?). Un film crepuscolare, con un senso di decadenza e fine imminente che non piacque molto al pubblico, e neanche ai critici se è per questo. Fu un quasi flop, forse non era più tempo di Padrino, o forse Coppola pagava il suo coraggio nel voler scrivere un vero nuovo capitolo della saga, nel non rifare il dèjà-vu. Oggi assai rivalutato e, visto accanto ai primi due, il loro perfetto esito e complemento. Con Diane Keaton/Kay tornata accanto a Michael/Al Pacino. Nella parte della figlia doveva esserci Winona Ryder, sostituita all’ultima momento da Sofia Coppola, allora solo rampolla illustre e non ancora regista in proprio. Andy Garcia è il picciotto con le palle in irresistibile ascesa. Al soggetto e alla sceneggiatura ancora Mario Puzo.


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