L’immortale, Rai 4, ore 21,12.
Le regole del noir non consentono sgarri. Quando ti imbatti in un ex killer, o ex membro di una qualche mafia o consorteria criminale che si è ritirato in un posto tranquillo fermamente intenzionato a cambiare vita, stai certo che il riscatto sarà solo illusorio e che qualcosa o qualcuno strattonerà il nostro per riportarlo al passato. Succede puntualmente anche in questo film, ennesima variazione sul prototipo e archetipo dell’eroe stanco costretto dalle circostanze a riprendere le armi. Gli presta la faccia da duro vero, da polar come Dio comanda, Jean Reno. Che è Matteï, ritiratosi da tempo dall’attività, il quale si ritrova però vittima di un agguato cui scampa per miracolo dopo lunga degenza in ospedale. Scoprirà che dietro ci sta il suo ex migliore amico ma, fedele alla sua nuova vita, deciderà di non vendicarsi. Solo che l’infame gliene combina un’altra, e allora sarà sangue e ancora sangue. Del 2010. Dirige Richard Berry. Co-protagonista il Kad Merad di Giù al Nord. Non male, soprattutto se, come me, si ama il polar anni Duemila.