The Housemaid, Rai Movie, ore 0,45.
Chissà perché questo scatenatissimo e torbidissimo melodramma del sudcoreano Im Sang-soo quando è arrivato a suo tempo in Italia è stato scambiato per un raffinato esemplare di cinema estremo-orientale. Come se bastasse la provenienza Far East a inserire un film dalle parti stilistiche (sublimi) di Ozu e Mizoguchi. Ma il cinema coreano, tra i più vitali e selvaggi del mondo, non è proprio roba di rarefazioni, passando perlopiù attraverso lo spettacolo del sangue, della violenza elevata a massacro, della barbarie trucida, dei corpi sfregiati. In questo film di Im Dang-Soo (che avrebbe poi presentato a Cannes 2012 un mio personale guilty pleasure, The Taste of Money) una domestica finisce a letto, come vuole ogni narrativa ancillare da tempo immemorabile, col padrone di casa sposato sposatissimo con figlio e altri due gemelli in arrivo dalla cara moglie. Solo che la ragazza resta pure lei incinta, e allora cominciano le grandi manovre delle donne di casa per far fuori il bastardo che potrebbe scompaginare, non sia mai, l’asse ereditario e gli equilibri familiari. Finirà cruentissimamente, in perfetto stile sudcoreano. Da vedere, però per favore non guardiamolo compunti come capolavoro di raffinatezze orientali.
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