L a leggenda narra che un dio scese sulla terrà e creò prima il trash e poi i giapponesi. Soddisfatto e stanco, diede a questi ultimi un compito: guidare l’umanità sul sacro sentiero della cialtroneria fino alla fine dei tempi. Il povero dio non sapeva cosa aveva avviato.
Nell’angolo destro: L’uomo Puma. Ultimo discendente di un retaggio divino. Nell’angolo sinistro: Supaidaman. Cioè Spiderman se fosse stato giapponese.
# L’uomo Puma #
Titolo originale: ipse
Paese: Italia
Anno: 1980
Regista: Alberto De Martino
Attori che potreste conoscere: Miguel Angel Fuentes (perchè mi piaceva il nome)
La trama:
Tony è un giovane paleontologo che viene coinvolto suo malgrado nei piani di un professore malvagio, tale Kobras, che vuole assoggettare la popolazione mondiale utilizzando un manufatto azteca dall’incredibile potere e dall’indicibile bruttezza. Questo mascherone pacchiano tutto laccato in oro se puntato contro una persona permetterà a chi lo usa di prendere il controllo della mente di quella persona.
Chi fermerà il diabolico Kobras? Ma il nostro Tony ovviamente. Purtroppo.
Dovete sapere che Tony è in realtà il prescelto di una profezia azteca che lo vorrebbe come ultimo discendente del Dio Bianco; egli è cioè un uomo puma. Vabbè.
A svelargli il mistero è il sacerdote Vadinho che arriva nell’ufficio di Tony, si carica in spalla il povero ragazzo e lo scaraventa giù dalla finestra per dimostrargli che gli cade sempre in piedi. Come un puma, appunto. Tony però ci mette un bel po a convincersi di essere un eroe ma quando accetta il suo retaggio si risvegliano in lui tutti i poteri del’Uomo Puma originario. Indossato quindi il costume dell’eroe (bruttissimo) Tony si mette a combattere contro gli scagnozzi di Kobras utilizzando la sua grande forza e le mani artigliate. Come un puma, appunto. Poi scopre di poter volare, di poter teletrasportarsi e di poter fingere la sua morte per dieci minuti. Come un puma, appunto. Kobras ha i minuti contati.
Non è tanto la scelta del puma come animale guida a lasciare perplessi ma quanto il tipo di poteri che ciò comporta: il volo? il teletrasporto? Ma quando mai un puma ha fatto queste cose. E la cosa più grave è che De Martino per rendere sullo schermo questi poteri stupra letteralmente il green screen facendone un uso criminoso. Vogliamo poi parlare delle musichette che sottolineano le scene? Sembrano quelle di Carletto e i mostri ma, li almeno si era in un cartone animato divertente.
Perchè questo titolo:
Già che era uscito Superman nello stesso periodo come fare a non girare un film come L’uomo puma per sfruttarne il successo??
# Supaidaman #
Titolo originale: Spiderman
Paese: Giappone
Anno: 1978-1979
Regista: si vergogna a dirlo, si nasconde dietro al logo della Toei animation
Attori che potreste conoscere: nessuno
La trama
Io adoro i giapponesi. Hanno l’adsl a 1 gigabyte al secondo, sono così romantici quando cercano di imitare il rock occidentale e poi hanno gli anime e i manga. Eh, già.
Mentre in America e Europa si faceva la conoscenza degli eroi Marvel, tra cui Spiderman, in Giappone delle menti diaboliche covavano il seme dell’emulazione che è sbocciato in una serie televisiva ispirata al famoso uomo ragno. Ispirata solamente però.
L’uomo ragno del paese del sol levante non è uno sfigato nella vita reale ma un figo della madonna, muscoloso e spericolato che se ne va in giro con la sua splendida moto quando incomincia la sua avventura. Sulla Terra arriva il diabolico Monster con l’intento di distruggerla, al suo servizio ci sono guerrieri acrobati e mostri giganti che ricordano un kaiju come un pesce gatto ricorderebbe uno squalo. Ad aiutare il nostro eroe c’è uno sconosciuto eremita che gli dona il braccialetto che cela i segreti dell’uomo ragno: cliccando un tasto su di esso, il giovane diventa Supaidaman e con le sue ragnatele corde grosse come tralicci telefonici si metterà a combattere contro gli sgherri del dottor Monster.
La genialità (e il trash, altro trash) stanno tutti nell’arma finale usata dal nostro eroe: Leopardon, un robot gigantesco con tanto di potentissima spada. In tutto e per tutto simile al Megazord dei Power Rangers e quindi un antenato dei Mecha.
Perché questo titolo:
Adoro i giapponesi anche perché rispettano a tal punto la loro cultura da edulcorare un’americanata fino a farla diventare quasi accettabile. Spara tutte le ragnatele che vuoi caro Peter Parker che tanto Supaidaman ti schiaccia come un ragnetto grazie al suo Leopardon.
P.S. Supaidaman è una serie tv. Leggenda vuole che sul sito della Marvel ci siano gli episodi in streaming.