Nazione: USA
Anno: 1993
Genere: Animazione, Musical
Durata: ’73
Regia: Henry Selick
Soggetto: Tim Burton
Voto:
“È stato molto tempo fa, più di quanto ora sembra in un posto che forse nei sogni si rimembra, la storia che voi udire potrete si svolse nel mondo delle feste più liete. Vi sarete chiesti magari dove nascano le feste? Se così non è direi che cominciare dovreste…”
Così inizia ”Nightmare before Christmas” pellicola d’ animazione frutto del genio di Tim Burton. Nightmare Before Christmas si presenta quindi con il desiderio di indagare il mondo -la dimensione- da dove le feste provengono -dove le feste hanno origine-. O meglio, ogni festa appare e viene indagata quale rappresentante di mondo diverso, un mondo a sè, al di là del mono.
E tuttavia è l’intrecciarsi di feste diverse -dimensioni distanti- accade nel mondo dando origine a storie diverse. Le feste rappresentano diverse dimensioni temporali che si possono sperimentare e nel mondo, e che tuttavia rimangono distanti. Jack Skeleton -il quale proviene dalla dimensione temporale chiamata Halloween- proprio non riesce a comprendere la magia del Natale, è un mondo che a lui non appartiene, un mondo a lui estraneo, lui è altro e infatti può solo chiedersi:
“Eppure ci dev’essere una qualche maniera logica di spiegare questa cosa del Natale.”
…la curiosità, la ricerca, il cambiamento non appartengono al mondo delle feste, ma a quello degli uomini. Le feste rappresentano istanti diversi e separati di vita che non possono incontrarsi, ma solo abitare in luoghi distanti per testimoniare mondi diversi. E tuttavia, se in quei luoghi dove le feste nascono è bene che nulla cambi affinchè possano continuare a rivelare e a suggerire la loro verità, nel mondo esse prendono e sviluppano significati nuovi,. Nel mondo si può accedere ad ogni istante alla dimensione di ogni festa, ognuna ha qualcosa da insegnare e ognuna ha un tempo diverso per essere nella nostra anima.
Ad ogni festività che si avvicina si accompagna sempre l’impressione che il tempo sia come bloccato,che si ripeta uguale, che “voglia” ripetersi uguale.
Tutte le feste sono simbolo dei vari momenti che scandiscono il muoversi del mondo e tuttavia è proprio questo cambiamento , di cui le fete rappresentano momenti diversi, che la loro celebrazione rischia di immobilizzare.
Giorni speciali per celebrare nascite, stagioni, amori, ribellioni.
Perché tanta attenzione a questi giorni e tanta ansia al loro avvicinarsi, perché quest’euforia?
Perché questi giorni reclamano, urlano con tutta la loro forza il senso di questa vita e quando l’ansia arriva con loro, forse, è la nostra vita a mancare di festa ogni giorno, nell’attesa di “un giorno”..
Dall’ inquietudine che suscita il loro avvicinarsi si potrebbe misurare la delusione di una vita.
come folli che si aggirano pretendendo di relegare le emozioni di una vita nella durata di un giorno, un solo giorno.
Ogni festa è simbolo di qualcosa che accade dentro ognuno di noi, di qualcosa che ognuno dovrebbe far essere ogni giorno.
Compleanni per ricordarci che ogni giorno si nasce, nuovi; Pasque perché sempre ciò che viene lasciato indietro avrà nuova vita per il trionfo finale; Feste degli innamorati per raccontarci dell’amore che ogni giorno abbiamo accanto, per prestargli attenzione perché l’amore va sempre curato, l’ oggetto più prezioso; Feste di Liberazione per ricordarci di come ogni giorno occorre liberarsi da ciò che ci incatena; e Feste per ricordare Conquiste, quelle dei territori che, dentro di noi, ogni giorno, conquistiamo guidati dall’ emozione che sbaraglia ogni difficoltà.
Peccato che, invece di essere simbolo di noi, spesso le feste servano proprio a imprigionare, o meglio a nascondere nelle immensità dell’oceano, questi meravigliosi mondi, relegandoli alla falsità di un solo giorno, impedendo così a quelle forze di agire nella nostra vita.
La nascita, la rinascita, l’amore, la libertà e la forza.
Se la Festa è simbolo di noi, forse sarà lì a ricordarci di cosa portare nella nostra vita sino a quando non saremmo diventati noi quella festa, ogni cosa di cui ci riappropriamo smette di esistere fuori per essere in noi e andare oltre, oltre noi stessi, oltre il mondo.