[Film Zone] Nightmare Saga #

Creato il 23 novembre 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Titolo: Nightmare: Dal profondo della notte; Nightmare II: La rivincita; Nightmare III: I guerrieri del sogno; Nightmare IV: Il non risveglio; Nightmare V: Il Mito; Nightmare VI: la fine; Nightmare: nuovo incubo; Freddy Vs Jason.

Registi: Wes Craven, Jack Sholder, Chuck Russell, Renny Harlin, Stephen Hopkins, Rachel Talalay, Wes Craven, Ronny Yu.

Anno: 1984, 1985, 1987, 1988, 1989, 1991, 1994, 2003

Genere: Horror, Splatter.

Trama: 

Elm Street, i rampanti anni 80. In città tutto procede tranquillamente, la vita di tutti i giorni scorre serena, anche quella del tale Freddy Krueger, pedofilo e maniaco seriale. La legge non era molto ferrea ai tempi, tutti sapevano che Freddy era colpevole, eppure per colpa di un cavillo burocratico il maniaco esce di prigione e prosegue la sua vita come se niente fosse. Niente di nuovo sotto il sole, se non che un gruppo di genitori adirati degno di una rievocazione storica della caccia alle streghe del XVII secolo decide di farsi giustizia da sola, eliminando Krueger bruciandolo vivo con la sua casa. Tutto finito? Affatto, perché qui entra in gioco uno dei cattivi più cattivi di sempre: l’ustionato, artigliato e malvestito Freddy Krueger, il killer dei sogni.

Tremate utenti, tremate! Siccome siamo nel mese dedicato all’horror, mi sembrava doveroso “recensire” una delle saghe di genere più famose e sfruttate della storia del cinema. Credo che il titolo e l’immagine di testa siano più che evocative, stiamo parlando di Nightmare, il terribile Freddy Krueger!

Nato dalla mente di Wes Craven, ma ripreso da una storia realmente accaduta, Freddy Krueger è nell’immaginario di tutti uno fra i cattivi più cattivi di sempre. Chiunque abbia anche solo un’accennata cultura cinematografica non può non essere venuto a contatto con questo personaggio macabro dall’aspetto quantomai inquietante.

Un fedora consunto e bucato, un maglione a righe rosse e verdi sfilacciato e la mano con il guanto dotato di lame, questi i segni distintivi del serial killer dei sogni, segni che anche presi singolarmente non possono non rimandare a lui. Protagonista di ben nove film, una serie TV, un videogioco e una serie a fumetti, Freddy Krueger ha di sicuro avuto una carriera molto attiva nel mondo dell’intrattenimento.

Preso da una storia vera, Freddy nasce come risultato dello stupro di sua madre, una suora rimasta chiusa per sbaglio in un manicomio e seviziata dai pazienti. Sorvolando sulla sua infanzia travagliata e sul padre alcolizzato, il quale non gli ha certo reso facile la vita, arriviamo al Freddy fatto e finito conosciuto nel mondo cinematografico. Prima di divenire il mostro ustionato che tutti conoscono, Freddy lavorava in una fornace, luogo dove costruiva le sue armi e i suoi guanti assassini.

Li in quel luogo usava consumare la sua vendetta verso i figli di tutti coloro che lo avevano vessato in gioventù, finché non fu arrestato e processato per omicidio e sevizie verso venti bambini. Purtroppo per i genitori dei bambini il giudice si scordò di firmare la condanna, facendo si che l’assassino riuscì a tornare a piede libero.

Infuriati per questo, i genitori fecero la cosa più ovvia che si possa immaginare, radunandosi e andando a linciare il criminale. Una volta catturatolo, lo gettarono nella fornace dove lavorava, ardendolo vivo. Purtroppo per loro però quello fu l’inizio della fine. Nel momento della morte Freddy fece un patto con tre demoni, i demoni del sogno.

Grazie a questo accordo si sarebbe potuto vendicare dei figli dei suoi carnefici nell’unico luogo in cui non li avrebbero potuti proteggere: i loro sogni. Da qui si snoda l’intera saga cinematografica, in ogni film Freddy tormenta e uccide nei modi più brutali i giovani discendenti dei suo carnefici e non solo.

In quanto entità onirica, nel mondo dei sogni Freddy è pressoché onnipotente. Oltre alle abilità manuali nel costruire le sue armi e una spiccata abilità nel combattimento, può fare tutto ciò che vuole e manipolare la dimensione a suo piacimento. Non solo grazie a questo però il personaggio è riuscito a trascinarsi fino al pessimo remake del 2010, la sua forza vitale deriva dalla paura nutrita verso di lui, facendo si che possa tornare in vita ogni volta che viene ricordato e temuto a sufficienza, rendendolo immortale a tutti gli effetti.

In tutta la saga questa sua abilità viene ampiamente dimostrata, ogni generazione di ragazzi di Springwood in un modo o nell’altro viene traviata dal debole ricordo dell’assassino che riesce a infestare i sogni di qualcuno che ancora non conosce e trovare nuova forza vitale seminando morte e terrore.

Grazie a questa sua abilità i registi sono riusciti a trovare modi sempre più creativi di farlo tornare a uccidere, garantendogli ben sei film continuativi, un film a se stante in cui viene impersonato nella realtà da un demone, un film in cui si scontra con il cattivo di venerdì 13 Jason Woorhees e un remake del primo episodio della saga.

Ecco tutti i metodi in cui è riuscito a tornare in vita e occupare gli schermi per più di due decenni:

1-Mai esistito: dalla sua morte nessuno sapeva niente e tutto era stato nascosto, la sua essenza però verrà lentamente riportata alla luce tormentando la figlia di una delle sue carnefici; verrà sconfitto quando si scopre che basta non alimentare la paura verso di lui.

2-Ancora desideroso di morte, l’assassino si impossessa di un nuovo residente di Springwood, il quale ignaro inizia a mietere vittime e a riportare il caos e la paura. Viene sconfitto grazie all’amore della fidanzata per il posseduto (Romance Power)

3-Torna la ragazza che nel primo film lo aveva sconfitto, preparando i giovani di Springwood per la lotta onirica con il maniaco. Essendo ormai ferrata sull’argomento riesce bene nell’intento, facendoli macellare praticamente tutti, lei compresa. Sarà un dottore consigliato dall’apparizione della defunta madre di Freddy a sconfiggerlo, gettando acqua santa sui suoi resti per eliminarne lo spirito.

4-Prigioniero all’inferno e con molto tempo libero, l’assassino scopre una ragazza con poteri medianici, capace di riportare con se le entità dal mondo dei sogni. Tornato all’attivo mieterà tutti gli amici di lei e lei stessa, finendo per venire sconfitto da una delle amiche della medium, la quale grazie alle indicazioni di alcune bambine lo farà specchiare in un frammento di vetro libererà le anime di tutte le sue vittime, facendogli provare tutto il dolore che ha provocato

5-Non contento della fine del quarto film, Freddy torna alla carica cercando di vendicarsi della ragazza che nel precedente capitolo lo aveva eliminato, attualmente incinta. Nella dimensione onirica cerca di mettere il futuro nato contro la madre, ma verrà sconfitto grazie all’aiuto della defunta Suor Helena Krueger, sua madre.

6-la quasi conclusione della saga. Qui si scopre che Freddy aveva una figlia, psicologa e studiosa del mondo dei sogni. Dopo aver mietuto la consueta serie di vittime sfruttando la paura di un ragazzo per le altezze, viene trasportato nel mondo reale dalla figlia, la quale lo eliminerà definitivamente facendolo esplodere con della dinamite e (??) disperdendo definitivamente i demoni dei sogni.

Ma non finisce qui! Dopo ben sei film c’era ancora la possibilità di un “sequel” del sesto capitolo; a mio avviso una pura masturbazione mentale del regista che voleva vedere scontrarsi su schermo due dei cattivi più famosi di sempre, sfornando così…

Freddy VS jason-Avendo perso l’aiuto dei demoni dei sogni, Freddy riesce a tornare nel mondo reale sfruttando un alleato inatteso e poco ortodosso: l’immortale protagonista di venerdì 13: Jason Woorhees. Mietendo vittime per suo conto, il killer con la maschera da hockey farà ricordare a tutti gli abitanti di Springwood la figura di Freddy, permettendogli di tornare a infestare sogni e realtà ancora una volta.

Dopo tutto questo papiro che conclusioni possiamo trarre? Nessuna, poiché ho volutamente omesso ogni fattore serioso e psicologico derivante dalla figura di un killer virtualmente onnipotente che può assumere la forma delle nostre paure più inconsce e vulnerabili, optando piuttosto per un approccio generale e leggero verso la saga.

O forse volevo solo ancora una volta riportare alla memoria le gesta della leggenda dal guanto affilato e dargli nuova forza?


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