‘Cogito ergo sum’ in un libro di filosofia per bambini, è il caso di Io sono Marcello Fringuello
Le proposte di filosofia per bambini funzionano molto bene se iniziano con una storia semplice, come quella di Marcello Fringuello. Lui è un uccellino rosso, vive in una comunità in cui è difficile sentire la propria voce e dove tutti fanno esattamente le stesse cose. Il cattivo c’è anche qui come in tutte le favole per bambini ed è “la Bestia”, una sorta di coccodrillo verde che mangia i poveri uccellini. Il nostro Marcello Fringuello finirà nelle fauci della Bestia e proprio quando tutto sembrerà perduto si salverà grazie a un pensiero. E’ la capacità di pensare che lo salva, che lo distingue dagli altri e che lo aiuta a capire cosa fare. Uscendo dalla bocca del terribile mostro racconterà ai suoi amici di aver avuto un pensiero. Ci proveranno anche gli altri ed ecco che finalmente tutti prendono il volo.
Un libro per bambini di filosofia non può essere letto solo in chiave della storia che racconta.
Chi è Marcello Fringuello? Forse uno come noi.
Chi è la Bestia? Il negativo in generale: una paura, un ostacolo che ci ferma, la mancanza di coraggio o forse anche la noia e la consuetudine.
Chi sono gli altri uccellini? E’ facile rispondere la massa che non ragiona, ma forse è proprio guardando queste piccole figure che prendono il volo che capiamo la vera identità di Marcello Fringuello e lo associamo a un bambino in crescita che appena scopre la propria identità, la propria capacità di pensare, prende il volo.
La tecnica utilizzata per le illustrazioni è molto singola: Marcello Fringuello è una impronta digitale. L’illustratrice nel suo blog ha raccontato di aver coinvolto i suoi amici per collezionare impronte digitali diverse con cui caratterizzare gli uccellini della comunità.
di Alexis Deacon, Viviane Schwarz, Paola Gallerani
Ed. Officina Libraria
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