“Il settore agricolo è agonizzante, già in stallo da tempo, con piani di settore impantanati, grazie all’ ostracismo delle lobby e a ministri che si avvicendano ogni anno, urgono interventi immediati per dare uno shock che non sia solo di natura amministrativa ma sopratutto politica ed economica, senza del quale l’ agricoltura non va da nessuna parte. E se non riparte l’ agricoltura, non riparte la ripresa”. Commenta così la Fima, federazione italiana movimenti agricoli il voto di oggi in Cdm.
“Gli agricoltori italiani sono sempre più insofferenti: la nostra responsabilità – prosegue la Fima – è di contribuire a garantire reddito, lavoro e dignità, senza lasciare nessuno indietro e questa sfida la perderemo se le Istituzioni non si renderanno conto che non c’è più tempo da perdere”.
“Non possiamo proseguire con un immobilismo che ha di fatto paralizzato un settore già in forte sofferenza” prosegue la Federazione nell’auspicare che nei prossimi giorni venga trovata una soluzione idonea per affrontare al meglio i tanti dossier che attendono di essere esaminati per dare risposte concrete e non parziali”.
“Noi speriamo – conclude la Fima – che dietro il via libera dal Consiglio dei Ministri al testo del collegato alla Stabilità per il rilancio del settore agricolo non vi sia la volontà politica di smantellare il Mipaaf e consegnare le chiavi di Via XX Settembre all’ agroindustria”.