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Finale Ligure, da Ubuntu Simohamed Kaabor. Incontro sull’immigrazione domenica 3 novembre

Creato il 01 novembre 2013 da Yellowflate @yellowflate

-462597910373F9DABFINALE LIGURE- In occasione della chiusura della bella mostra fotografica “ Italians” di Virginio Bottaro domenica pomeriggio ( inizio ore 16) si terrà da Ubuntu un interessante incontro con Simohamed Kaabour, molto famoso a Genova, dove si è anche candidato alle ultime elezioni comunali del 2012 nella lista civica “ Fratelli fratellastri”. La serata sarà incentrata sul tema molto d’attualità relativo all’ immigrazione. “ Italiani si nasce o si diventa?” è il titolo dell’appuntamento che aprirà un ricco calendario di iniziative realizzate dalle sempre attive volontarie dell’Ubuntu finalese. Kaabour è un mediatore culturale, figlio di immigrati marocchini, sinceramente convinto della possibilità in Liguria di vera integrazione e che si batte affinchè si giunga alla edificazione di una moschea a Genova. Questa sera intanto, ed anche domani sera, si terrà la festa della birra solidale ( con grande piatto unico più birra, al costo di soli 10 euro). Dopo l’ incontro con Kaabour, il calendario del mese di novembre di Ubuntu proseguirà con, lunedì sera, dalle ore 18 alle 19, “ M’illumino di meno”, aperitivo a lume di candela, che si ripeterà anche il 25 novembre ( stessa ora). Il 22 e 23, 29 e 30 novembre si svolgerà ancora la festa della birra solidale ( con grande piatto unico più birra, al costo di soli 10 euro). Il 26 è previsto invece “ Tea and talk – Chiacchere in inglese davanti ad un buon tè”, dalle 17 alle 18, in compagnia di Marina Fasce. Ubuntu, che chiuderà per ferie dal 6 al 20 novembre, è il famoso Bar del Mondo, sul lungomare finalese, che propone prodotti equo solidali e propugna una più appropriata coscienza nel consumare le materie prime. “L’ Ubuntu- ci ha detto Tiziana Bonora- si propone quale luogo ideale per avvicinare le persone ai percorsi che ognuno può intraprendere per rendere questo mondo migliore, cominciando dalle piccole cose. Il bar può essere il punto di incontro di molti e propone svariati stimoli culturali da mostre d’arte a laboratori di ‘altra economia’, da incontri con personaggi a riflessioni sul consumo critico. Crediamo nel valore della legalità, nell’ importanza della centralità della vita, nell’importanza della finanza etica, nell’indispensabile tutela dei diritti umani e della biodiversità. Ubuntu può essere il luogo dove riflettere insieme sulla qualità dei nostri cibi, sul nostro potere di controllo sulla filiera, sulle informazioni su come questi cibi vengono prodotti, coltivati, trattati, sugli impatti che essi hanno negli ecosistemi e nelle società  di provenienza, per effetto della globalizzazione, è praticamente annientata”.

PAOLO ALMANZI


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