Finalmente rilasciate le immagini di OSIRIS fino al pre-landing

Creato il 21 dicembre 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Finalmente l'Archive Image Browser, già ricco di immagini della NavCam, è stato ampliato con una grande quantità di immagini di OSIRIS ( Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System) la fotocamera ad alta risoluzione a bordo della sonda dell' ESA Rosetta.

Il rilascio va dal 20 giugno 2014 al 16 settembre 2014, cioè fino alla fase pre-landing del storico sbarco di Philae del 12 novembre 2014. Un periodo in cui la sonda si stava occupando della mappatura della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, da distanze di 40.000 chilometri fino a 29 chilometri dal nucleo.

Le immagini sono tante e bellissime: riguardano sia la fotocamera narrow-angle camera ( NAC) che la wide-angle camera ( WAC) e la maggior parte hanno piena risoluzione 2048 x 2048 pixel. Vedere Chury con questo dettaglio è veramente fantastico!

Ogni frame è affiancato da una scheda con alcuni metadati.
Oltre ad informazioni base come il nome del file e l'ora dello scatto, ci sono altri dati utili come il tempo di esposizione, la distanza dal targhet e sopratutto il nome del filtro utilizzato.

Entrambe le fotocamere, NAC e WAC, hanno effettuato riprese multispettrali della cometa con filtri dall'ultravioletto all'infrarosso.
Dopo un giorno e più passato a frugare nell'Archive Image Browser, direi che la maggior parte delle sequenze NAC includono almeno:
- orange centrato sui 649.2 nanometri (infrarosso)
- green centrato sui 535.7 nanometri (verde)
- red centrato sui 743.7 nanometri (rosso)
- near-UV centrato sui 360.0 nanometri (vicino UV)
- hydra centrato sui 701.2 nanometri (infrarosso, banda di idratazione dell'acqua)
- ed almeno un paio di infrarossi
Per la WAC c'è invece meno scelta.

In teoria, con tutto questo materiale, si potrebbe realizzare un grande mosaico a colori di Chury (non è escluso che o prima o poi non mi lanci nell'impresa!) ma, attenzione, ottenere anche una sola immagine sovrapponendo perfettamente almeno tre filtri non è un'impresa facile. Anche se gli scatti sono stati consecutivi, ogni caratteristica ed ogni ombra sulla superficie della cometa cambia rapidamente prospettiva, generando fastidiose sbavature colorate. In compenso, grazie a questi piccoli shift, è possibile ottenere una combinazione infinita di anaglifi. E poi... occhio alla rotazione! Gli errori sono dietro l'angolo: ogni fotocamera, infatti, produce un raw ruotato in modo diverso che ha bisogno di essere "flippato" per restituire l'orientamento reale.

Qui sotto una composizione ottenuta con i filtri rosso, verde, blu e hydra ripresa da OSIRIS il 6 agosto 2014 da una distanza di circa 117 chilometri dal centro della cometa, quando Rosetta aveva raggiunto il suo target, dopo un viaggio di dieci anni, cinque mesi e quattro giorni di viaggio.
L'immagine è disponibile per il download a piena risoluzione dalla nostra gallery.

Rosetta - OSIRIS: 67P/Churyumov-Gerasimenko il 6 agosto 2014
Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA/SGS/PSA&ESDC
Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

In apertura, un'immagine ottenuta con i frame del 5 settembre 2014, ripresi da una distanza di circa 42 chilometri dal centro della cometa ( download dalla nostra gallery).

Ora in avanti, i rilasci delle immagini di OSIRIS avverranno con maggiore regolarità si legge nella press release.
Il prossimo è schedulato per fine gennaio 2016.