«In Sicilia – hanno scritto nella loro relazione gli ispettori – solo l’8% dei progetti finanziati tra il 2000 e il 2006 risultano completate al 30 giugno del 2011, il resto delle opere procede a passo di lumaca.” Eppure, secondo i dati, la Sicilia è la regione che ha beneficiato in assoluto della quota maggiore di fondi. Su 2.177 progetti finanziati ne sono stati conclusi al 30 giugno dello scorso anno solo 186, con una percentuale (8,6%). Alla Sicilia, inoltre, va un altro primato negativo perché ha la quota più bassa di progetti completati finanziati.
La relazione rileva inoltre «carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e controllo, tali da giustificare l’interruzione dei termini di pagamento». Entro due mesi la Regione Sicilia dovrà rimediare alle irregolarità altrimenti Bruxelles passerà dal blocco al taglio definitivo dei fondi. Naturalmente dalla Regione non ci stanno. Cercano di difendersi o di scaricare le colpe su altri enti. «Non ci sono state violazioni di legge o irregolarità e l’Unione europea non ha bloccato i fondi alla Regione siciliana ma ha soltanto interrotto i termini di pagamento in attesa di nostre contro-osservazioni alla relazione degli ispettori». È quanto spiega il dirigente del dipartimento per la programmazione della Regione siciliana, Felice Bonanno che conclude “le opere-lumaca riferibili al periodo 2000-2006 riguardano progetti legati ai vecchi Fas regionali e per i quali le responsabilità sono dei precedenti governi o di altri soggetti, come per esempio l’Anas”.
La Sicilia intanto si attesta all’ultimo posto tra le regioni italiane per progetti e opere portate a compimento.
Fonte: rmk.it