Si è svolta presso lo stabilimento di Riva Trigoso (Genova) la cerimonia di varo della fregata “Carlo Margottini”, terza di una serie di unità Fremm - Fregate Europee Multi Missione, commissionate a Fincantieri dalla Marina Militare Italiana nell'ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese.
Madrina del varo è stata la Signora Stefania Portaccio, nipote del Capitano di Vascello Carlo Margottini. Il nome della fregata rievoca il Comandante della XI Squadriglia Cacciatorpediniere, decorato con medaglia d’oro al valor militare alla memoria e morto sotto i colpi inglesi nell'affondamento di Nave Artigliere il 12 ottobre del 1940.
Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, la Sen. Roberta Pinotti, Sottosegretario di Stato alla Difesa, l’On. Claudio Burlando, Presidente della Regione Liguria, l’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, il dott. Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, Autorità politiche e civili locali.
A seguito del varo, l’unità proseguirà le attività di allestimento presso il cantiere del Muggiano, a La Spezia e sarà consegnata nei primi mesi del 2014. Nave “Carlo Margottini” sarà caratterizzata da un’elevata flessibilità d’impiego e avrà la capacità di operare in tutte le situazioni tattiche. Ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate. Può raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di personale trasportato pari a 200 persone.Le navi del programma FREMM rappresenteranno lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea nel Mediterraneo e sostituiranno le fregate della classe “Lupo” e della classe “Maestrale”, costruite da Fincantieri negli anni Settanta.
L’iniziativa vede la partecipazione in qualità di prime contractor per l’Italia di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Finmeccanica) e per la Francia di Armaris (DCNS + Thales). Questa cooperazione ha capitalizzato l’esperienza positiva del precedente programma italo-francese “Orizzonte” che ha portato alla realizzazione di due cacciatorpedinieri per la Marina italiana, l’”Andrea Doria” e il “Caio Duilio”.