Il caso editoriale degli ultimi anni
Amalia Berger è un affermato avvocato newyorkese, nota nel foro come “la regina di ghiaccio”. I ricchissimi genitori però le riservano da sempre poche attenzioni. Ryan, di origini irlandesi, è il maggiore di quattro figli maschi e la sua caotica famiglia gestisce un tipico pub nel cuore della Grande Mela. I due si sono conosciuti alla scuola di legge di Yale, dove è nata la loro reciproca antipatia. Amalia è poi rimasta a New York, mentre Ryan ha fatto carriera a Chicago. Finché un giorno, l’offerta di un posto da vice procuratore lo riporta a New York. Il primo caso che si trova ad affrontare sembra davvero banale: l’arresto per guida in stato di ebbrezza di una ragazza dell’alta società. Ma quel che appare semplice, si può complicare inaspettatamente, se per esempio l’avvocato difensore della ragazza è proprio quella Amalia Berger, che Ryan non vede da almeno dieci anni… Lo scontro in aula degenera a tal punto che il giudice condanna entrambi a una pena esemplare, che li costringerà a trascorrere parecchio tempo insieme. E cosa può accadere se due persone che si detestano dal profondo del cuore sono costrette dalla legge a collaborare?
Altra chicca della Premoli, divorato come l’altro (Come inciampare nel principe azzurro) in un giorno solo… Di sicuro, i puristi storceranno il naso di fronte a questo genere di romanzi. Personalmente, credo che chi si arroghi il diritto di giudicare in quanto lettore e/o in quanto recensore/critico debba poter e dover leggere di tutto. Per tornare a noi, trovo che lo stile della Premoli sia irresistibile poiché strizza l’occhio, anzi forse tutti e due, alla letteratura anglossassone (non a caso l’autrice ha dichiarato di leggere, da cinque anni ormai, solo in lingua inglese) che apprezzo molto per l’essenzialità e per il ricorso costante ai dialoghi, senza indugiare in inutili per quanto dannosi virtuosismi descrittivi.