Finché non cala il buio
Creato il 23 gennaio 2013 da Ancella
RECENSIONE "FINCHÉ NON CALA IL BUIO" DI CHARLAINE HARRIS
Titolo: Finché non cala il buio
Titolo originale: Dead until dark
Autore: Charlaine Harris
Editore: Fazi
Collana: Lain
ISBN: 9788876250583
Pagine: 343 p.
Prezzo: € 12,00
Genere: Romanzo
Sottogenere: Urban Fantasy
Anno di pubblicazione: 2009
Trama
Grazie all'invenzione di un sangue sintetico, i vampiri si sono trasformati da mostri leggendari in semplici cittadini che amano andarsene in giro di notte. Gli esseri umani, dunque, non dovrebbero più fare parte della loro "dieta". Molti continuano però a temere la presenza di queste creature "che spuntano fuori dalla bare". Capi religiosi e governanti di tutto il mondo hanno compiuto le loro scelte riguardo alla politica da adottare: ma nella cittadina di Bon Temps, in Louisiana, non è stata ancora presa una decisione definitiva. Sookie Stackhouse, che a Bon Temps fa la cameriera in un bar, sa cosa significa essere emarginati. Dotata della capacità di leggere nel pensiero di chi le sta accanto, Sookie non ha tuttavia alcun pregiudizio ed è favorevole all'integrazione dei vampiri: tanto più da quando ha conosciuto Bill Compton, un bellissimo ragazzo di centosettantatré anni che vive nella sua stessa strada. Una serie di avvenimenti misteriosi metterà però a dura prova la sua benevolenza.
Il mio voto
La mia recensione
“Finché non cala il buio” è il primo volume della lunga e nota serie “The Southern Vampire Mysteries”, meglio conosciuta in Italia come il “Ciclo di Sookie Stackhouse”, ideata dalla prolifica Charlaine Harris, autrice americana di numerosi romanzi urban fantasy e mistery.
Era da tanto che volevo leggere uno dei suoi romanzi, ma alla fine rinunciavo sempre perché non avevo voglia di cominciare una saga composta da troppi volumi. Quest’anno, però, non ho più resistito alla curiosità che mi stava divorando e mi sono cimentata nella lettura (velocissima) di “Finché non cala il buio”, immergendomi in un’atmosfera sexy e pericolosa che non mi è dispiaciuta affatto.
Protagonista indiscussa del romanzo è Sookie Stackhouse, cameriera ventiseienne che trascorre le sue giornate in modo anche troppo tranquillo, anzi quasi noioso, dividendosi tra il lavoro al pub, le chiacchierate con sua nonna e rilassanti pomeriggi a prendere il sole in giardino. La vita sociale della ragazza non è mai stata molto piena di impegni e tantomeno di imprevisti sorprendenti, perché gli abitanti di Bon Temps la evitano credendo che sia pazza; Sookie, infatti, è una telepate e ha, quindi, la capacità di leggere i pensieri delle persone. Molti non credono a questa sua dote innaturale, mentre altri fingono solamente che non esista, ma in cuor loro sanno che è la verità; in ogni caso, Sookie non è vista di buon occhio: tutti cercano di stare alla larga da lei, chi per paura, chi per diffidenza.
La vita scorre tranquilla finché in città arriva Bill Compton, un vampiro, e da quel momento gli eventi prenderanno una piega nuova e inaspettata. Nel mondo creato dalla Harris, infatti, i vampiri si sono ormai integrati nella società grazie all’invenzione di un sangue sintetico -True Blood- che gli permette di soddisfare i loro bisogni alimentari e di vivere in armonia con gli esseri umani. Tuttavia, il processo di inserimento, soprattutto in realtà periferiche come Bon Temps, è tutt’altro che facile e tra umani e vampiri regna una pace ostile che può frantumarsi da un momento all’altro. L’arrivo di Bill sconvolge la cittadina e il suo interesse per Sookie attira strane voci sulla ragazza. Si verificano numerosi omicidi e Sookie e Bill si ritrovano al centro di una realtà oscura e stracolma di pericoli.
“Finché non cala il buio” è un romanzo adult che svolge abbastanza bene il suo compito, ovvero intrattenere il lettore con una storia fluida e misteriosa quanto basta. Quando l’ho letto avevo bisogno di un libro che mi permettesse un po’ di svago e c’è riuscito in pieno. Nonostante i pareri che avevo scorto in rete, non ho potuto fare a meno di lasciarmi trascinare dalla scrittura informale e scorrevole della Harris e di apprezzare il suo modo di raccontare semplice e colloquiale. Certo, non si tratta di un romanzo che appartiene alla letteratura impegnata, ma a volte serve anche una narrazione di questo tipo.
I personaggi sono delineati bene, anche se spesso risultano di poco spessore. Sookie è il carattere che viene approfondito maggiormente e risulta naturalmente simpatica, ma alcune reazioni nei confronti di eventi importantissimi rivelano numerose pecche nella caratterizzazione e una dose massiccia di incongruenze. La protagonista, infatti, ha dei comportamenti sicuramente poco ortodossi in molte situazioni e i suoi tempi di ripresa in seguito alle tragedie descritte nel libro sono rapidissimi (quasi inesistenti, a dir la verità), tanto da far dubitare il suo attaccamento verso le persone a cui tiene di più. I personaggi che contornano il suo mondo seguono uno schema fisso e le descrizioni caratteriali sono spesso prevedibili e somiglianti tra loro; in effetti, non c’è molta varietà di personalità nella cittadina di Bon Temps.
La storia d’amore tra Sookie e Bill non mi ha entusiasmato né deluso, anzi mi ha lasciata praticamente indifferente. Non è stato certo il fattore romantico a tenermi incollata alle pagine! La loro relazione è sicuramente adulta e sensuale, ma presenta numerosi cliché e contraddizioni che mi hanno fatto storcere il naso più di qualche volta. Forse, con un protagonista maschile dotato di un carattere più forte e deciso, l’evoluzione sentimentale avrebbe ottenuto maggiormente la mia attenzione. Bill, però, è un personaggio che non si conquista i riflettori e spesso la sua presenza produce solamente indifferenza.
Che cosa, allora, mi è piaciuto tanto di questo romanzo?
Ho apprezzato particolarmente l’ambientazione ricca di fascino pericoloso e, soprattutto, ho trovato interessante il fattore “mistero”. Non sono un’appassionata di thriller, gialli e noir, ma scovare un pizzico di suspense da brivido in un libro urban fantasy mi ha stimolata e coinvolta. È vero che l’autrice ha disseminato molti dettagli lungo la trama ed è stato abbastanza facile capire chi fosse il responsabile degli omicidi prima che venisse svelato dalla narrazione, ma non essendo abituata a tale genere ho trovato l’elemento thriller abbastanza intrigante. Un altro punto a favore è lo stile spartano della Harris: la sua prosa informale e puramente descrittiva, assolutamente priva di riflessioni di qualsiasi tipo, mi ha permesso di leggere il libro con rapidità e spensieratezza e di entrare pienamente nella testa di Sookie e nell’atmosfera torbida di Bon Temps.
“Finché non cala il buio” è un romanzo che mi sento di consigliare a quelle lettrici che amano le storie pericolose e sensuali e che provano piacere nel leggere un libro che vuole essere puro intrattenimento. Sicuramente una lettura da gustare a luci accese!
Monia Iori
Questa recensione partecipa alla TRIBUTES READING CHALLENGE
Distretto 10, Romanzi Urban Fantasy
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