Finché. Poesia di Sandra Ballardini

Creato il 18 gennaio 2016 da Postik @postikitalia

Finché

Finché

ho messo il dito in bocca, e le mie bambole, intanto

si stancarono di me,

se ne andarono via, in un’altra casa, poi

ho fatto tanti disegni

e c’era sempre una casa con l’albero e il pozzo, poi

ho giocato agli indiani

e finiva che mi sposavo ed ero sincera, poi

per un certo tempo, ho fatto pipì a letto, poi

ho mangiato le unghie fino a non averle più, poi

ho tagliato tutti i capelli

e li ho messi in un sacchetto per ricordo

e ho pensato che la mia treccia, un giorno

avrebbe fatto arrampicare addirittura una vita

ed è stato tutto un furore così

per tanto tempo, finché un giorno

mi sono accorta

che non c’è niente da aspettare,

mi sono seduta

e ho aspettato che mi passasse

questa accattona mancanza di me.

12 Ottobre, 2012

Sandra Ballardini

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immagine Egon Shiele, Die Tänzerin , 1913, National Gallery of Art, Washington D.C.

Sandra Ballardini è nata a Faenza (RA). Ha vissuto fino al 1980 nella città di Ravenna e successivamente si è trasferita in provincia di Salerno, a Cava de’ Tirreni, dove vive tuttora.

Ha pubblicato nell’anno 2011 il suo primo libro di poesie, La vita lavata – Viaggio rosso in acque tinte.


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