Prova a strabordare
Luce limpida di costellazioni nitide,
non più contenute da argini astrali ormai divelti;
aspetta attraversando nuove nuvole di intravedere il buio,
avvolge come alone
e schiarisce questo niente oscuro.
Traghetta stelle comete verso ciò che sta per arrivare.
È novità, è lucentezza.
È esplosione di nuovi giorni senza nessun ostacolo.
Solo scia accecante
È speranza che giungeSono giorni di cieli stellati, notti senza nebbia, freddo pungente, schiaffeggiante. Scuote le membra, ti prende per le spalle e ti scrolla; i capelli si spettinano, la frangia si sposta, chissà, se c'è anche un pò di forfora, imbancherà la giacca nera. Tanto non nevica, tanto ancora nessuna coltre bianca quest'anno ha ancora coperto ciò che ben presto verrà rimpiazzato dal nuovo. Pian piano tutti si dimenticheranno di quello che è stato, c'è appena una coltre minima e impercettibile di ghiaccio per terra. Pattino in un sogno che è già incubo, ma ritorna subito sogno.Questo freddo rende tutto surreale, acuisce il dolore, ma cerca di farlo spurgare. Ogni poro della pelle sputa,come una corda questo gelo ti intrappola, ti lega ad un recinto e ti molla lì.A fortificarti, a farti capire che sei ancora vivo, nonostante tutto.Il freddo, questo grande amico.
Ti aspettavo, cercavo di capirlo durante le prime notti fresche della stagione.Ma ora è qui, in tutto il suo splendore limpido.Mi pare quasi di sentirlo sulla punta della lingua, come quando d'estate lecco un ghiacciolo alla menta.E' un amico che si presenta puntuale ogni anno, talvolta proprio verso la fine di dicembre. Amico, sìti prende la mano, e mentre la ghiaccia ti avverte che puoi vivere come devi ed essere come sei.