Il 21 dicembre 2012 è la data in cui, secondo aspettative e profezie diffuse attraverso siti web, libri e documentari televisivi, si dovrebbe verificare un evento capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una radicale trasformazione dell'umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. Quest'ultima opzione viene collegata alla fine di uno dei cicli del calendario Maya, che però non ha trovato alcun supporto da parte della comunità scientifica internazionale, né da parte della comunità geofisica ed astronomica e neanche da parte della maggioranza degli studiosi di storia Maya. In un passo del Vangelo Gesù dice " Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" senza però indicare una data; eppure nessuno meglio di Lui, essendo figlio di Dio, era in grado di sapere quando questo evento si poteva verificare. Con l'espressione " fino alla fine del mondo" ha voluto dire "sempre"; Egli con queste parole ha promesso a tutti gli uomini di tutti i tempi di essere in mezzo a loro per sempre, attraverso la Sua Chiesa e il Sacramento dell' Eucarestia, che fa rivivere il memoriale della Sua passione, morte e resurrezione in ognuno di noi, affinché anche noi possiamo divinizzarci a sua immagine e somiglianza. Se le parole di Gesù non fossero vere, allora non sono veri i Vangeli e tutti gli scritti del vecchio e nuovo Testamento. Le profezie del passato lasciano il tempo che trovano: di fronte alla Verità rivelata, nessun calendario, pagano o religioso che sia, potrà mai modificare gli eventi in essa contenuti, per cui nessuna trasformazione dell'umanità o calamità di proporzioni planetarie si potranno verificare nel giorno indicato dal calendario Maya e cioè il 21 dicembre 2012. Il nostro Mondo continuerà a girare nell'ordinato meccanismo cosmico; le stagioni si alterneranno; il sole continuerà a riscaldare ed illuminare il pianeta; la flora e la fauna continueranno ad offrire all'Uomo le condizioni per crescere e svilupparsi in scienza e conoscenza e la natura nel suo insieme farà da palcoscenico nell'eterna rappresentazione della vita ancora per moltissimo tempo o per meglio dire per sempre. Giovanni Paolo II, il Papa polacco che sarà proclamato Beato il 1° maggio 2011, non si stancava mai di ripetere ai popoli di tutto il mondo " Non abbiate paura! Aprite anzi spalancate le porte a Cristo! Egli è la Via, la Verità e la Vita" nella consapevolezza che senza di Lui non ci potrà essere serenità e pace, convivenza civile, progresso e sviluppo, libertà e democrazia. Giovanni Paolo II, per noi che l'abbiamo conosciuto ed amato, rappresenta il testimone reale della presenza del Cristo vivente sulla terra e un esempio da imitare nei rapporti umani tra i popoli.