Fine di una storia

Creato il 10 marzo 2012 da Kelvin
Confesso che mi sono sentito a disagio: la celebre scritta gialla cancellata malamente con pennellate di vernice scura, le vetrine oscurate da enormi manifesti reclamizzanti merce in svendita, gli scaffali desolatamente vuoti, centinaia di dvd dai prezzi stracciati accatastati alla rinfusa in enormi contenitori di plastica, un'aria pesante di smobilitazione forzata.
Lo sapete, Blockbuster chiude e liquida tutto: dopo quasi vent'anni di attività la celebre catena americana di videonoleggio getta la spugna, sopraffatta dai debiti. Io, come tanti altri clienti, sono andato nel negozio più vicino a fare incetta di film scontatissimi: con trenta euro ho acquistato una dozzina di titoli sempre desiderati, e mi hanno dato pure il resto... Dovrei essere contento, e invece sono uscito con l'amaro in bocca, sentendomi quasi uno 'sciacallo': perchè è davvero triste vedere quei dipendenti, che non prendono lo stipendio da due mesi e saranno messi tutti in mobilità (780 in tutt'Italia), fare buon viso a cattivo gioco e cercare di svolgere il loro lavoro normalmente, come se niente fosse.
Blockbuster chiude perchè è finita un'epoca: quella del noleggio. Oggi i film si scaricano da internet oppure si guardano in streaming sul pc, completamente gratis e senza problemi. ILLEGALMENTE, questo bisogna dirlo. Ormai lo fanno tutti, ed è inutile cercare di evocare gli spettri del proibizionismo.
Però una riflessione seria sulla pirateria audiovisiva credo che prima o poi bisognerà farla... intendiamoci, non voglio ergermi a paladino dell'onestà o fustigatore del peer-to-peer (chi è senza peccato scagli la prima pietra), però da stasera in poi, innegabilmente, ogni volta che aprirò emule mi ricorderò la faccia di quel commesso con la divisa blu che, sforzandosi di restare calmo, rispondeva ad un acquirente molto ciarliero: 'siamo aperti finchè abbiamo merce da vendere, poi tutti a casa'.

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