Lucernario – Calce e Pietra
finestre
Se la vita reale
la carne e le ossa
la mente e il pensiero
le relazioni e te stesso
sono solo un’altra finestra
aperta sulla rete
allora sei spacciato
Ti chiuderanno pesrsiana
ad ogni folata di vento
perso al primo temporale
morto all’arida bonaccia
Una finestra s’apre
una si chiude… sbattendo
matrici
Il continuo
sovrapporsi
di matrici
L’affondare repentino
da un mondo di sogno
all’altro
Torbide acque
imprigionanti
onde fenomeniche
Sottace al fondo
riposta nell’oblio
con cuore e senso
Non distingue
umori ed età
e neppure sé stesso
Ritorna all’indistinto
profonda voragine
dimora di thumos