Sto facendo una gara perfetta, sopra ogni più rosea aspettativa.
Al settimo chilometro di corsa, mentre sto correndo molto bene, arriva improvviso il dolore allo stomaco.
Da lì è uno strazio.
Mi fermo sei volte nei successivi sette chilometri per andare al bagno.
Alla quinta sosta, ormai completamente disidratato e senza energie, mi convinco che forse sarebbe più saggio ritirarmi, per la prima volta.
Continuare non ha più alcun senso logico.
Invece continuo.
Mi fermo un'altra volta.
E continuo.
Mentre mi trascino mi domando se ho sbagliato, se ho preso un rischio inutile.
La risposta me la dà mia figlia dopo aver tagliato il traguardo.
Non sa bene cosa sia successo ma ha capito dalla tensione di mia moglie che qualcosa non è andata bene.
Mi si aggrappa al braccio e lo stringe forte.
"Papà, lo sapevo che non avresti mollato"
Ho sempre detto che gli Ironman non piangono, ma, questa volta, l'Ironman ha aperto i rubinetti...