fino all’ ultimo respiro

Creato il 05 marzo 2012 da Papibulldozer

 perchè mai dovrei parlare di un film recensito ininterrottamente da 50 anni senza sosta? forse perchè ho sentito morgan confessare che ne conosceva solo la versione statunitense, triste copia senza spessore resa celepre più che altro per il pisello di un giovane richard gere inquadrato senza censure? forse perchè a vincere l’ oscar quest’ anno è stato un film muto in bianco e nero, per qualcuno una furba operazione intellettualoide più che una vera e propria intuizione artistica ( non per me)?

no, niente di tutto questo. semplicemente ne ho voglia.

un film rivoluzionario come sociale fu quella vera, di rivoluzione , avvenuta negli anni ’60. ma davvero cambiò qualcosa o semplicemente emerse quel che tutti temevano, la verità?

uno spregiudicato ladro, assassino e seduttore vuol convincere la sua ultima conquista, un’ apprendista giornalista, a seguirlo in italia(!). tutto qui?

ovviamente questa è solo la superficie, in realtà c’è in gioco la supremazia sentimentale, l’ eterna lotta tra uomo e donna, dove solo il geniale finale svelerà chi è la preda e chi il cacciatore, chi domina e chi subisce.

è un film vecchio, ma come il vecchio dovrebbe essere, illumina invece che annoiare. chiaro, qui siamo al cinema non in parlamento. 

una perla da rivedere. dimenticate invece la squallida versione citata da morgan, un’ insulto all’ arte cinematografica e per dirla con parole mie… una vera puttanata anni ’80

p.s. fu il primo film nella storia in cui l’ attore si rivolge direttamente allo spettatore. ora vi sembrerà una cazzata ma allora fu geniale.



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