"Tutti in piedi"
Qualcosa di similare era già stato tentato un anno fa dallo stesso conduttore, ma ieri sera,a Bologna, con “Tutti in piedi”, regia dello stesso Santoro, è nato un nuovo modo di fare televisione: una trasmissione diversa dove il reale entra interamente in campo diventando il protagonista principe della scena. A differenza di Anno Zero, qui non ci sono limiti e censure alla libertà di espressione, e’ una vera tv al servizio della gentedove i protagonisti sono la società civile alla riscossa ,coloro che ogni giorno col lavoro tengono ancora in piedi il nostro paese. La forza e novità di questo evento sta proprio nel aver riunito fisicamente e spiritualmente il ,sindacato più avanzato . il popolo ,operai giovani , cultura ,arte e gente comune .Tante belle facce finalmente , vecchi e giovani tutti uniti con un obiettivo comune. Un’operazione geniale che forse solo Santoro in Italia poteva portare a compimento.
Penso sia un primo esempio di quel che sarà la televisione e in genere la nuova comunicazione di massa negli anni a venire. Dunque una tappa storica e rivoluzionaria di un percorso che utilizzandoancheil web e le nuove tecnologie, permette finalmente di accorciare le distanze tra la finzione ed il mondo reale. I momenti più intensi di questo nuovo contenitore, sono stati scanditi dagli interventi di magistrati, esponenti del mondo dei precari, di giovani , dei pastori sardi in lotta,di artistitra cui Benigni,e dello stesso Landini .
L’Italia risvegliataha finalmente trovato, forse per la prima volta, una sua voce,un modo per esprimere liberamente le proprie idee , le condizioni materiali, sentimenti e pensieri troppo a lungoinascoltati,quasi mai rappresentati dal circuito mediatico tradizionale ormai invaso dal peggior berlusconismoSiamo dunque all’inizio di una grande svolta mediatica ma anche e soprattutto sociale e politica.Questa ‘Italia migliore non solo si è svegliata ma ora si muove ,sta costruendo pian piano le basi per una nuova rivoluzione di azioni e di idee. A Santoro il grande merito diavercreato le basi per questagrande trasformazionemediatica saldandola con la lotta di tanti cittadini ed operai fin'ora oscurati dal circo e teatrino della politica di regime