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L’Impatiens (famiglia delle Balsaminacee) è anche nota come Balsamo dell’Himalaya. La pianta annuale, di origine asiatica, è stata introdotta in altri continenti come l’Africa e l’Europa; risulta piuttosto rara in Italia, dove cresce nelle aree non coltivate: il suo habitat ideale sono le zone ombrose e umide, prossime a fiumi e canali. Per ottenere i Fiori di Bach si utilizza il fiore dell’Impatiens glandulifera, molto simile a quello delle Bocche di Leone e del Mimulus; come quest’ultimo presenta piccole macchie rosse e un fusto carnoso, robusto e scanalato. Il colore dell’Impatiens è bianco-rosa tendente al lilla, e si può ammirare da giugno a settembre durante il periodo della fioritura.I frutti sono capsule allungate e basta sfiorarle quando sono mature per provocare l’espulsione improvvisa dei semi neri nell’area circostante: per questo motivo la pianta si è guadagnata la denominazione popolare di "Non-mi-toccare".
Edward Bach si profuse nella ricerca di fiori "guaritori", atti a riequilibrare i principali tipi di personalità umana; tra i primi dodici emerse l’Impatiens: "Per persone veloci nel pensiero e nell’azione, che vogliono ogni cosa fatta senza esitazione o ritardo. Quando malate, sono ansiose di ristabilirsi il più in fretta possibile. Per loro è molto difficile essere pazienti con chi ha tempi di lavoro più lenti perché lo considerano una perdita di tempo, e tentano in ogni modo di vivacizzare la gente. Spesso preferiscono lavorare da soli, così da realizzare tutto al proprio ritmo". Un rimedio pensato per guarire uomini mediamente più intelligenti, rapidi nel pensare, indipendenti ma tremendamente impazienti e frettolosi. Il loro rapporto col tempo a occhi estranei appare anomalo. L’insofferenza ad attese e disguidi si manifesta con scoppi improvvisi di rabbia dovuti alla frustrazione. L’Impatiens di Bach interviene direttamente sulla mente e, di riflesso, sul corpo, senza tuttavia impedire l’azione di altri farmaci ma facilitandola (sorta di terapia complementare). Bach preparò la Tintura Madre mediante solarizzazione: al sole i fiori di Balsamina macerano in acqua pura e brandy.
Per gli individui Impatiens è molto difficile rapportarsi in maniera armoniosa con le altre persone e lavorare in équipe dato che prevalgono l’orgoglio e l’intolleranza. I collaboratori, persino coloro che in loro ammirano la naturalezza del processo creativo, tenderanno a isolarli. Una delle conseguenze di questo atteggiamento da perfezionista che perde facilmente la pazienza e mostra aggressività, invidia e gelosia è la solitudine, nonostante gli attacchi di collera sbolliscano in fretta. A livello fisico il disturbo si manifesta con eczemi su viso e mani (collegati alle esplosioni di rabbia), nausea e vomito, insonnia, esaurimento e stanchezza. In questi soggetti dominano ansia e stress per la difficoltà di riuscire a rilassarsi, con conseguenti ipertensione, cervicoartrosi e fibromialgia (la postura scorretta, unita a tensione muscolare della nuca, comporta un continuo torcicollo), disturbi allo stomaco (bulimia, crampi, indigestione).Tutto in loro ha una velocità diversa: ragionare, parlare, persino mangiare.
L’assunzione dell’Impatiens (Fiori di Bach) garantisce l’aumento di pazienza e tolleranza, per ritrovare il proprio equilibrio e riuscire a comunicare con gli altri. La tensione mentale gradualmente svanisce, lasciando il posto a calma, diplomazia, distensione. È necessario lavorare su se stessi per imparare a riconoscere i propri spigoli caratteriali, solo così sarà possibile sviluppare la capacità di gestire le emozioni forti. Non è necessario fare tutto da soli, ci si può affidare con fiducia alla Tintura Madre di Impatiens.L’essenza aiuta a rilassarsi, modificando la velocità di osservazione del mondo: uno sguardo tranquillo permette di cogliere dettagli che prima non era possibile mettere a fuoco per la fretta. Anche le persone e le situazioni, vissute con calma, mostreranno un lato interessante e inaspettato: pian piano sorgerà il desiderio di vivere il presente, di stare in compagnia e di lavorare con gli altri. Per arrivare a questi risultati ci vuole già in partenza una predisposizione personale: sincronizzarsi con persone percepite come più lente è un compito arduo ma che ripaga con la serenità, la crescita personale e l’instaurarsi di rapporti umani profondi.
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