di Giovanni Agnoloni
Fiori di Bach per animali… si può? Eccome! Ce ne parla Marina Menichelli, counsellor Presidente dell’Accademia Centaurea (Accademia Italiana Ricerca Rimedi Floreali) e conferenziera molto attiva sia in Italia che in Spagna, nonché autrice di volumi sul tema, come I Fiori di Bach – come guarire con l’anima delle piante (Macroedizioni, 2004) e Da Anima ad Anima: I Fiori di Bach nella relazione Uomo – animale.
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Marina Menichelli
- Come hai iniziato a conoscere i Fiori di Bach, e che significano per te?
Ho conosciuto i Fiori di Bach in un momento molto difficile della mia vita, direi proprio “nel mezzo del cammin di nostra vita”, quando tutto quello in cui avevo creduto stava crollando. Avevo investito una vita sullo studio del comportamento degli animali, soprattutto dei cavalli, pensando di portare il mio contributo affinché la loro convivenza con l’uomo fosse meno alienante e desolata possibile, ma vedevo che era tutto inutile, anzi a volte cercare di cambiare un sistema frutto di una mentalità vecchia di secoli poteva avere delle conseguenze ancora più disastrose sugli animali. Volevo assolutamente smettere di lavorare, non vedevo più alcuna possibilità e non intendevo assolutamente rimanere spettatrice del totale annichilimento in cui imperversava la relazione con queste meravigliose creature. In questo stato depressivo mi furono consigliati i primi Fiori. Ero totalmente ignorante sull’argomento, e li assunsi soprattutto per gratitudine verso chi mi stava aiutando; dopo 10 giorni che li stavo prendendo, un giorno guardai quel flaconcino e pensai: “qui c’è da rimettersi a studiare…”.
Cominciai a divorare i libri del Dr Bach e tutto quello che trovavo a portata di mano sull’argomento, sperimentando in modo del tutto arbitrario qualche composizione con i miei animali: dopo un mese ero iscritta al primo anno di studi dell’Accademia Centaurea, la prima Associazione italiana di ricerca e studio sui Rimedi Floreali, di cui ora sono orgogliosamente docente e Presidente. Direi che l’incontro con i Fiori, proprio come per Bach, ha completamente cambiato la mia vita e il mio impegno professionale. Sono arrivati in un momento in cui tutto sembrava perduto e hanno segnato la svolta, continuando a guidare ogni mio passo anche adesso, su molti fronti, anche inaspettati.
da naturopatia.netsons.org
- La tua attività coi Rimedi Floreali riguarda soprattutto gli animali. Qual è la principale differenza nel loro uso, rispetto agli uomini?
Beh, sicuramente, almeno per quanto mi riguarda, con gli animali è molto più semplice per molti fattori: come spiego nel mio libro Da Anima ad Anima, I Fiori di Bach nella Relazione Uomo / Animale, fin da piccola la mia capacità di vicinanza e lettura col mondo animale è sempre stata molto accentuata, sia per l’ambiente in cui sono vissuta, sia evidentemente per capacità naturali. Gli studi successivi hanno sicuramente raffinato questo mio talento, ma mi sento, comunque, empaticamente molto più vicina al mondo animale che a quello umano, quindi rischio di “inquinare” un po’ la risposta a questa tua domanda; cercherò di fare il possibile, ok? Quando lavoriamo con gli animali non abbiamo resistenze da parte di un Io autocosciente che sceglie di dare più o meno ascolto all’Anima o alla personalità, quindi l’efficacia dei Rimedi è assolutamente più veloce e di grande effetto.
Gli animali non hanno coscienza di sé, non dovendo sperimentare quel terribile grande dono che è il libero arbitrio, e una volta che li aiuti a rimettersi in contatto con la loro Anima (“Anima-le” = portatore di Anima), che contiene tutte le risposte, il processo di riequilibrio e risoluzione dei problemi è molto più lineare, non come nell’Uomo che deve dibattersi con le resistenze mentali della Personalità e attraversare un processo di consapevolezza che a volte può essere complesso e faticoso. Però è anche vero che l’animale ha un fattore di complessità in più, dettato dall’uomo, ovvero dal suo referente umano (non mi piace la parola “proprietario”!!); infatti il mio lavoro è principalmente rivolto a questo aspetto, alla relazione con gli umani, cercando di capire qual è il nodo che ha scatenato il problema nella creatura; non mi piace, infatti, semplicemente “raccomodare” i pezzi, lasciando che il problema si ripresenti dopo un po’ perché non è stato sciolto l’inghippo da cui deriva.
- Svolgi un’intensa attività di conferenziera, soprattutto in Spagna, patria di un grande studioso, il dottor Ricardo Orozco. Là i Fiori sono più accettati e usati che da noi?
Sì… purtroppo, direi… Mi duole molto vedere il nostro paese, patria dei più grandi artisti, scienziati e ricercatori del mondo, rimane preda di così tanta arretratezza culturale e pregiudizio. Tutto si forma nel “sentito dire” e pochissimi – uomini comuni e ricercatori – si interessano davvero, con mente e curiosità vive, a tanti argomenti che sono sicuramente il futuro dell’umanità; i Rimedi Floreali sono solo uno di questi. In Spagna c’è sicuramente molto più fermento culturale, una nuova forma di “Intelligenza” europea che si apre a tutti i contributi possibili, lasciando che si “contaminino” a vicenda… Basti pensare che Orozco (con cui anche io ho studiato) porta i Fiori nelle corsie degli ospedali e tiene un master alla facoltà di Medicina, mentre a me, nella colta Firenze, hanno rifiutato di affittarmi uno studio perché credevano che fossi una “strega”… Non dico altro… lascio a voi ogni riflessione del caso.
da Wikipedia
- Le specie con cui ami soprattutto lavorare – cani, gatti, cavalli – hanno delle sensibilità particolarissime. Che cosa le contraddistingue?
Tantissime!!!! Potrei stare una settimana a raccontarti le meravigliose e complesse peculiarità solo di queste creature che hai citato. Ma l’aspetto che sicuramente è determinante è la condizione di predato del cavallo. Infatti cani e gatti fanno parte dei predatori, esattamente come noi, ed è per questo che nel corso della storia si sono create tante leggende metropolitane sulla presunta “stupidità” del cavallo rispetto ad un cane per esempio. Questo è semplicemente il risultato della nostra ignoranza, perché siamo abituati a valutare attraverso parametri tipicamente umani – e quindi da predatori, sul piano etologico – e non riconosciamo altre forme di intelligenza e sensibilità. Il nostro è un problema epistemologico, dettato da una cultura antropocentrica che sta decretando ormai la nostra stessa fine.
Quando ti fermi a studiare veramente un cavallo, capisci che “Dio si è impegnato veramente tanto quando li ha creati” (parole spontanee uscite con meraviglia da un mio giovanissimo studente). Sono incredibilmente intelligenti, solo che noi non riusciamo a leggerli perché ci comportiamo con loro come ci comportiamo con i cani, e questo non può funzionare… I caproni ignoranti (altro luogo comune da sfatare) siamo noi!!! Se impari la loro lingua e ti presenti nel modo giusto, scoprirai di avere a che fare con dei Poeti della Natura, esseri di un’intelligenza sublime e raffinata, capaci di una comunicazione e partecipazione col mondo umano commovente. Sono tanti gli aneddoti che vi potrei raccontare al riguardo, ma lasciamo un po’ di argomenti per il prossimo incontro, ok???
- Il tuo libro Da anima ad anima è segnato da un filo conduttore intimo e spirituale. Davvero nei Fiori si realizza una singolare linea d’incontro tra i territori della psiche e quelli dello spirito?
Per Bach, l’Io stesso è il riflesso di una parte spirituale arcaica e archetipica, metafisica e invincibile, che stimola e guida verso un percorso di crescita tutte le nostre vite nel corso dell’evoluzione, tanto da chiamare ognuno di questi passaggi “un giorno di scuola”. Ecco l’attualità dei rimedi floreali in questo momento storico di così difficile comprensione: essi si pongono come aiuto reale, una scala diretta verso un’accelerazione di crescita e consapevolezza, come una bussola per sublimare tutto ciò che ancora ci impedisce di maturare ed evolverci. Quando prendiamo un Rimedio Floreale percorriamo una sorta di “ponte” che ci permette di attingere direttamente alle energie psichiche dell’archetipo, per risvegliare potenziali capacità trasformative impegnate in un percorso che non significa semplicemente “stare meglio” o tornare come prima (niente in Natura può tornare indietro, tutto è impegnato in un processo di evoluzione e trasformazione continua), ma attivare e adoperare strumenti di comprensione più profonda di noi, del mondo e di come possiamo relazionarci con esso.
- I tuoi prossimi progetti?
Sicuramente il mio impegno maggiore è, in questo momento, volto a un’opera di sensibilizzazione sul rapporto Uomo / Natura e sulla necessità di sviluppare una nuova coscienza “ecologica” nel rispetto della vita, qualunque forma abbia. Questo vuol dire conferenze e lezioni nelle scuole per “risvegliare” gli adulti di oggi e preparare quelli del domani a una nuova possibile vita all’interno del Creato o sul pianeta, se preferite. L’altro progetto che in questo momento è in prima linea è la formazione professionale, in Italia e in Spagna, di terapeuti che lavorino sui disturbi del comportamento animale e sulla relazione Uomo / Animale con l’ausilio dei Rimedi Floreali. Visto che ho intenzione di lasciare il lavoro “in trincea” per dedicarmi completamente a un’opera di educazione, divulgazione e formazione, ho urgenza di passare il testimone a terapeuti appassionati, sensibili e competenti, e sono felice di constatare che ho un bellissimo gruppo di studenti, alcuno dei quali mi sta già affiancando come assistente sul campo, e ne aspetto altri!!!… Il lavoro da fare là fuori è enorme!
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