Tra queste eccezioni troviamo alcune varietà di hoya, le lithops e i conophytum e i più ricercati ariocarpus che danno il meglio di se con l'avanzare dei primi freddi e delle piogge, con fioriture inaspettate, copiose, a volte profumate e molto colorate, sempre pronte a sorprenderci.
In alto la foto del fiore della hoya lobbii risalente alla fine di ottobre, dal colore molto delicato, anche se è una delle poche hoye in mio possesso che non ha una profumazione intensa, se non addirittura nullo.
Si tratta della hoya burtoniae green form, una pianta con le foglie piccole, molto simile e facilmente confondibile con la DS-70 o tsangii (sinonimo della stessa pianta), ma caratterizzata dalle foglie molto più verdi, leggermente pelose e più grandi, con il fiore praticamente identico.
Mi sono accorto del peduncolo floreale per puro caso, dando acqua alle altre hoye e rimuovendo una ragnatela mi sono accorto che c'era qualcosa di nuovo e inaspettato tra le foglie, dei puntini molto piccoli.
Anche la crescita del peduncolo floreale è stata lenta, a differenza di quelli di altri fiori, ma l'attesa è stata ripagata con un grande successo.
Sbirciando bene e con più calma, in realtà, i peduncoli floreali erano due, uno ancora più piccolo del precedente, ma ho avuto la fortuna di vederli fiorire quasi in contemporanea, come si evince dalla foto in basso a destra.
I fiori sono, al momento, tra i più grandi e profumati dell'intera collezione, sempre molto delicati e dall'aspetto magnifico, come si evince dalle foto che seguono.
Per concludere le foto di un bel gruppetto di conophytum, di una lithops e di due spettacolari ariocarpus, piantine piccole e rare, ma che negli anni danno enormi soddisfazioni e fioriture copiose.