“Fiorirà l’aspidistra” romanzo di George Orwell

Da Lielarousse

Un vento rigido nemico.
Si avvertiva una nota minacciosa ad ogni sua raffica; il primo ringhio dell’ira invernale.
Due versi d’una poesia agitavano nello sforzo di nascere la mente di Gordon.
…Acerbamente il vento qualche cosa, per esempio il vento torvo, bieco, minaccioso? No, meglio vento bieco. Il vento bieco batte, no, sferza, diciamo…
…I pioppi qualche cosa, i pioppi miti? No, meglio remissivi. Non ci sono troppi aggettivi? Non importa. I pioppi remissivi, pur mo’ nudi. Uhm, non c’è male, anche se un po’ scolastico.

Acerbamente il vento bieco sferza
I remissivi pioppi, pur mo’ nudi.

Bah. “Sferza” è una fregatura per la rima; tuttavia c’è sempre “scherza”, a cui tutti i poeti fin dai tempi di Chaucer hanno sudato sette camicie a trovare una rima decente. Ma l’impulso s’era già spento nella mente di Gordon.
Si fece tintinnare  i quattrini in tasca. Due pence e mezzo penny, più un pezzo da tre penny; due pence e mezzo penny. Il suo spirito era profondamente  invischiato nel tedio;


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