In questa pagina parleremo di :
Le orchidee sono
piante eleganti e delicate, molto versatili, che per questo molto spesso vengono scelte per essere regalate nelle più svariate occasioni. Per tenerle in vita e garantirne una fioritura cospicua, bisogna adottare vari accorgimenti, fondamentali per il benessere generale della pianta. La temperatura è uno di questi: le orchidee vivono bene tra i 17 ed i 25 gradi centigradi. L'umidità, inoltre, dovrebbe essere quanto più possibile elevata. La quantità della luce ricevuta durante l'arco della giornata deve essere calibrata in base alle annaffiature: una pianta che riceve più luce avrà bisogno di più acqua; mai eccedere, tuttavia, con le irrigazioni! Un ristagno di acqua potrebbe stroncare sul nascere una potenziale fioritura. Bene sarebbe, allora, irrigare la pianta solo quando il terriccio è completamente secco, per evitare di bagnare troppo le lunghe e robuste radici delle orchidee.
La delicatezza delle orchidee influisce molto sull'illuminzione che la pianta dovrebbe riceve: una diretta esposizione ai raggi solari può bruciare del tutto il fusto della pianta, riducendo a zero le possibilità che essa fiorisca in autunno. Per questo, è importante esporre le piante tenute su balconi o terrazze verso sud o verso est; se la pianta si trova su un davanzale, invece, sarebbe indicato usare una tenda molto sottile, da interporre tra la pianta e la finestra, per filtrare i raggi solari senza privare l'orchidea della luce necessaria al suo ciclo vitale. Un suggerimento utile per la fioritura della panta è quello di sistemarla in bagno: infatti, gli elevati livelli di umidità di questo ambiente, dovuti al vapore sprigionato dalle docce, permette di ricreare idealmente il microclima tropicale a cui queste piante sono abituate.
Per poter fiorire abbondantemente, una pianta di orchidea ha bisogno di essere concimata adeguatamente. Ogni 15 giorni, nell'arco dell'intero anno, bisognerebbe applicare un fertilizzante a base di azoto e potassio; ove non sia possibile questo, può andar bene anche un normale fertilizzante generico, ma senza eccedere. Creare le condizioni per la nascita del fiore significa, per le orchidee, esporre le piante ad uno sbalzo termico. Per 15 giorni circa, in autunno, sarà bene esporre le piante ad una temperatura esterna notturna di circa 15 o 16 gradi: trascorse queste due settimane, i primi boccioli cominceranno a schiudersi. Questo sbalzo di temperatura, assieme ad una adeguata concimazione, stimoleranno la produzione di fiori della pianta. Questa operazione può essere ripetuta fino a 3 volte nell'arco di uno stesso anno, tenendo anche conto che la fioritura persiste per diverse settimane.
Per stimolare una seconda fioritura delle piante di orchidee, nell'arco dello stesso autunno/inverno, si possono adottare due accorgimenti. Il primo è di recidere lo stelo che ha accolto il fiore, ormai secco, dopo il secondo internodo. Se sullo stelo su cui era sbocciato il fiore nasce un reiki, però, sarà bene lasciare che esso si sviluppi ed attendere per rinvasarlo fino a quando esso sarà abbastanza grande per non subire danni durante questa operazione. La seconda tecnica da adottare per la rifioritura è il rinvaso: trasferire la pianta in un vaso più grande, magari di plastica, sarà utile per permetterle di svilupparsi ancora di più. Importante è non danneggiare le radici in questo passaggio, dato che esse sono molto lunghe e tendono ad aggrapparsi alle pareti dei vasi troppo porosi. Per questo i vasi di plastica o vetro sono sempre preferibili. Quando spunteranno di nuovo le prime gemme, sarà bene aumentare leggermente le irrigazioni per favorire la rifioritura.