Fiorucci e Burghy, i miti di quelli del ’66 a Milano

Da Chiara Lorenzetti

“Wild boys never lose it
Wild boys never chose this way
Wild boys never close your eyes
Wild boys always shine”
Duran Duran

La maglietta Best Company, proprio questa, trovata su ebay

“And now I know what they’re saying as the drums begin to fade
And we made our love on wasteland and through the barricades”
Spandau Ballet

Snoopy

Chi non è del ’66 questi ricordi non li ha.
E chi non frequenta Milano, non può avere neppure questi

Burghy, Milano Piazza San Babila

Negozio Fiorucci, Milano Piazza san Babila

E’ inutile dire che ora, nel 2015, i ragazzi sono tutti omologati; lo eravamo anche noi, seguivamo le mode, come tutti, gli stessi ritrovi, le stesse canzoni, le stesse manie.
Ed è bello così, perché poi, dopo, quando quel tempo finisce, rivederlo anche attraverso storiche chiusure, riaccende meraviglie e sospiri, pazzie e debolezze, e amori, infiniti amori sospiranti e passionali, tra lettere, baci desiderati, rossori, pudori e felicità.

Chiara