Ecco, poche ore fa il sottoscritto scriveva questo in merito al caso-Aironi e l’ultima novità, ovvero la presentazione di un dossier-Viadana al bando della FIR per l’assegnazione della licenza celtica per la prossima stagione. Nel giro di pochissimo il presidente degli ormai ex-Aironi, Silvano Melegari, mi ha smentito con una serie di dichiarazioni rese a Rugby 1823.
Dunque, gli Aironi non ci saranno più perché ”quando la Fir ha tolto la licenza agli Aironi questi ultimi per me sono morti”. Così dice Melegari, e così sia. Non solo, perché parlando di soci Melegari dice che nella nuova realtà c’è “di sicuro Colorno, unica società rimasta con noi fino all’ultimo con gli Aironi. Le altre parmigiane, invece, erano già fuori prima e lo sono anche ora”. Praticamente la situazione attuale, senza differenze. Infine “abbiamo accettato che lo staff tecnico venga scelto dalla Federazione”.
1) Che si chiameranno Viadana probabilmente, ma sono gli Aironi. Vabbé, ma questo poco importa
2) Che la sconfitta del presidente Melegari è forse di dimensioni maggiori rispetto a quello che si poteva pensare. Il suo “non ci presenteremo al bando e diffidiamo la FIR a tenerlo” aveva un sapore decisamente diverso, magari destinato al ko pure quello, ma si respirava maggiore orgoglio e più voglia di lottare. Ora c’è un “interessamento” decisamente al ribasso, comunque con le carte che ha distribuito la FIR.
3) Che l’impressione è che alla fine, nell’anima e della prassi, sarà una cosa molto vicina ad una franchigia federale vera e propria. Per lo staff (solo un mesetto scarso fa il presidente Melegari diceva che “non voleva gli scarti di Brunel”) ma non solo. Perché oltre allo staff tecnico ci saranno maggiori pressioni anche sui giocatori (e ci sarà un aiuto economico non quantificato al momento. Ora, che uno in un momento di frizione dica parole molto forti ci sta, che poi nel momento di un necessario compromesso ci si comporti in maniera più moderata anche, però qui l’arretramento pare generalizzato. Troppo. E’ come se all’improvviso Melegari si fosse reso conto che la guerra che stava per intraprendere era troppo gravosa da sostenere e impossibile da vincere. E se nelle prossime settimane – come si mormora da un po’ – dovessero entrare nella nuova realtà quegli sponsor di Parma che non volevano saperne degli Aironi… beh, chi ha orecchie per intendere, intenda.
Tutte domande che dovranno avere una risposta nel più breve tempo possibile. Altrimenti prevedo tempi molto difficili per il nostro movimento. Spero di essere smentito anche in questo caso, ma stavolta non ci scommetterei troppo.