Proprio due giorni fa la squadra mobile, con il supporto della scientifica, aveva ricostruito il 'film' dell'agguato alla presenza dei due religiosi, ripetendo gli stessi movimenti che, secondo il loro racconto, avrebbe fatto l'aggressore. La sera del 4 novembre Baschini sarebbe riuscito a entrare nell'androne seguendo l'auto guidata da don Brogi, con a fianco Betori, che rientrava dal cortile posteriore dell'arcivescovado. Tutto durò meno di un minuto e mezzo.
L'uomo si avvicinò alla vettura: prima fece fuoco con una pistola calibro 7,65 contro don Brogi, che era già sceso, poi si avvicinò all'arcivescovo e lo minacciò puntandogli la pistola alla testa, prima di fuggire. Il 'film' dell'agguato potrebbe aver dato agli investigatori elementi utili su cui basare le ultime attività di indagini, che nella notte hanno portato all'arresto del presunto aggressore.