Non solo Wayne però anche tessere e cimeli di David Crockett, Buffalo Bill, Samuel Colt, inventore della pistola a tamburo, il generale Grant e il generale Custer. Una foto spicca tra le altre ed è quella di Kit Carson, non il compagno di Tex Willer, ma il vero uomo della Frontiera: esploratore, cacciatore, guida, agente indiano che si rifiuto’ di uccidere gli uomini e di catturare le donne. Tutti questi nomi altisonanti e ricchi di storia facevano parte delle prime logge massoniche americane.
Quella del Minnesota, per esempio, il cui stendardo e’ conservato nel Museo, si chiamava Ordine degli Uomini Rossi ed era nato per tutelare proprio gli indiani. Non a caso sullo stendardo rosso, conservato qui al Museo, e’ raffigurato un pellerossa a cavallo.
Il Museo custodisce oltre diecimila oggetti provenienti da tutto il mondo. Sono abiti, grembiuli, fasce, bicchieri, bottiglie, porcellane, spille, cravatte, timbri, foto, manifesti, documenti, libri, diari, schede di iscrizione, diapositive in vetro, lanterne magiche. L’oggetto piu’ vecchio e’ uno stendardo francese che risale alla fine del 1700, sepolto durante la seconda guerra mondiale per nasconderlo ai nazifascisti.
Il Museo si chiama Musma ovvero Museo di simbologia massonica, ed è il primo in Italia, situato a Firenze in via dell’Orto al numero 7. Qui, attendono l’ospite ben tre piani con oltre diecimila pezzi fra documenti storici, libri, timbri, foto, periodici, schede d’iscrizione e oggetti usati nei rituali dell’associazione.
Il Musma sorge nei pressi divia Maggio, dove si racconta che nel lontano 1731, in uno di quegli storici palazzi, un gruppo di anglobeceri fondasse la prima loggia italiana, detta appunto «la loggia degli Inglesi».
Si ricorda che Il museo è aperto lun.-ven. 15-19,30, sab.-dom. anche 10-13, ingresso euro 7.
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