Firenze, Pulizie nelle scuole: sprechi per 1 milione di euro l'anno

Creato il 20 giugno 2011 da Apietrarota

 

 

PULIZIE NELLE SCUOLE FIORENTINE,

SPRECHI PER UN MILIONE DI EURO L'ANNO

Che il Ministero tenga più ai sindacati che non alle scuole e agli alunni è cosa risaputa, ma che sacrifichi il benessere di questi ultimi per compiacere i primi e per di più ci rimetta parecchi milioni di euro è notizia nuova e abbastanza singolare. Succede che il Ministero, dopo aver deciso di mettere ordine negli appalti di pulizia, complici i primi caldi abbia deciso di rimangiarsi la direttiva del dicembre scorso e di concedere la proroga dei contratti attualmente in vigore. Esultano le associazioni degli imprenditori, un po' meno le scuole e i genitori.
La notizia, finora tenuta accuratamente riservata, è che nella sola provincia di Firenze gli appalti di pulizia costano 5,5 milioni di euro l'anno, mentre assumere i 200 bidelli mancanti costerebbe solo 4,5 milioni. Il servizio poi non è dei migliori e c'è il problema della sorveglianza, che spetta ai bidelli e che con i tagli del prossimo anno scolastico non potrà essere sempre garantita.
Tutto nacque nel 1999, quando i servizi di pulizia transitarono allo Stato e con essi i contratti che comuni e province avevano stipulato con le imprese di pulizia. La situazione era abbastanza frammentata e si stabilì di abbattere il 25% dell'organico dei collaboratori scolastici in quelle scuole che avevano il servizio in appalto (66 in provincia di Firenze, 227 nell'intera Toscana, circa 4.000 su un totale di 10.500 a livello nazionale), indipendentemente dal fatto che si trattasse solo di poche ore la settimana o di tutti i locali scolastici.
Fu così che si creò una situazione di diseguaglianza fra le scuole, perché, come rileva Tuttoscuola, ci fu chi a fronte del taglio di un singolo bidello ebbe un contratto da 5mila euro e chi invece da 105mila, una situazione che è andata avanti per ben dodici anni. Adesso il Ministero pareva intenzionato a dare a ciascuno il suo, finanziando l'equivalente del costo di un bidello per ogni posto soppresso e investendo ciascuna scuola della responsabilità di fare la gara d'appalto, ma il 14 giugno, dopo due giorni di serrato confronto con le imprese e i sindacati, ha fatto un subitaneo marcia indietro, rinnovando l'ingiustizia e lo spreco.
"Non si vede perché si debba perseverare in una scelta che ha scontentato quasi tutti e che determina un grande spreco di denaro pubblico –dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente dell'Associazione Genitori A.Ge. Toscana- Le imprese possono pulire uffici, caserme e industrie; il personale può essere riassorbito nelle graduatorie dei bidelli, ma i nostri figli hanno bisogno di una valida ed adeguata sorveglianza e le scuole fiorentine di quel milione di euro l'anno che dovrebbe essere reinvestito a favore della didattica".
Da notare che per legge le scuole non sono obbligate a tenere la ditta di pulizie ma "possono deliberare l'affidamento in appalto dei servizi di pulizia dei locali scolastici, a condizione che si apporti una riduzione della dotazione organica di istituto" (L. 449/97 e L. 289/02). Vige infatti l'autonomia scolastica e quello del Ministero è un vero e proprio abuso visto che, come rileva lo stesso Ministro nella Direttiva 103/10 "a legislazione vigente non è prevista alcuna proroga agli anni 2011 e/o seguenti delle attività di pulizia".
Per colmo di beffa, è sempre il Ministro nella sua Direttiva a commentare: "circa 6.000 istituzioni scolastiche statali sul totale di oltre 10.000 hanno assicurato, nell'anno scolastico 2009/10, le funzioni tipiche dei collaboratori scolastici mediante il solo ricorso al personale dipendente del Ministero dell'istruzione, avvalendosi dell'organico loro assegnato, senza che si riscontrassero difficoltà nell'assicurare dette funzioni".

E allora, caro Ministro, sia coerente, mandi a casa le ditte di pulizia e ci restituisca i bidelli: le scuole, i bambini, le famiglie e il bilancio dello Stato le saranno certo grati.
Per i genitori eletti nei Consigli di circolo/istituto alle prese con tagli all'organico e ai finanziamenti è disponibile un servizio gratuito di informazione, monitoraggio e coordinamento delle iniziative (info@agetoscana.itwww.agetoscana.it – 328 8424375).

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