Firenze: torna il Fashion Frames

Da Claudia Mel @claudiamelgrati

Torna a Firenze la più importante kermesse di moda uomo che vede buyer e stampa, nazionale e internazionale, per segnalare le tendenze moda del prossimo F/W 2015/16
Si parla nuovamente di colori e stampa, tessuti e street style, creatività e tradizione, innovazione e fantasia, capispalla e ricami, cashmere e seta, fitting e modelli, e ancora, gli stili del menswear di domani e le nuove correnti luxury underground, i progetti speciali dei designer di punta internazionali e le anteprime sulle collezioni donna, fino al supporto ai nuovi talenti.
Pitti Uomo è sempre di più una piattaforma di lancio per importanti aziende e gruppi internazionali della moda e le strade fiorentine piene di personaggi stravaganti e colorati che portano a Firenze, ogni 6 mesi, una ventata di glamour da tutto il mondo.
Mille gli appuntamenti, oltre ai brand in esposizione a Pitti, alla Fortezza da Basso, quest'anno 1090 brand uomo e 70 collezioni Woman, 30.000 visitatori all'ultima edizione - in rappresentanza di tutti i negozi e department store più importanti del mondo.

Eventi e feste, personaggi e curiosità, moltissimi gli eventi collaterali: nei saloni del Four Seasons del Palazzo della Gherardesca la 3° edizione del Fashion Frames, la kermesse internazionale che propone i nuovi brand, che presenta una passerella di passioni e culture artigianali e manufatturiere, come rapidi vettori per ridisegnare le forme della moda; oltre alla significativa partnership della Camera Buyer Italia, la grande kermesse fiorentina si afferma come uno strumento comunicativo puntuale per sottolineare come il fashion sia uno strumento alla portata di tutti, trasformandolo in messaggio culturale e lancia, in un momento difficile per la moda, un messaggio per guardare oltre, con ottimismo e speranza, consapevole che la moda, per quanto frivola, abbia una dirompente portata politica ed economica. Tra i brand in esposizione DUCCIO VENTURI BOTTIER, uguale a ricerca, artigianalità, eccellenza....è nella creatività in cui Duccio Venturi ha sempre creduto e cercato, nato da una famiglia di imprenditore della calzatura e poi un percorso di intense collaborazioni con le più note maison di moda ed haute couture italiane e non come Cadette, Franco Moschino, Thierry Mugler e Sergio Rossi, e poi i primi passi con un proprio brand, Duccio Venturi Bottier, affiancato in unione sinergica dalla figlia Aliai, in quanto Venturi ha perfettamente compreso che, anche se l'abito può essere low cost o meno appariscente, sono proprio le scarpe che rimangono il vero accessorio fashion, la donna che si riappropria della propria femminilità, "ritorna sui tacchi" e torna ad essere l'oggetto del desiderio che fino dal Medio Evo è sempre stata.
Le scarpe di Duccio Venturi fatte da artigiani italiani, "maestri" nella costruzione delle scarpe, tacchi, tomaie, pellame, tutto di altissima qualità per una donna che segue l'evoluzione della moda, in una continua ricerca del nuovo e del bello, sottolineando dettagli che fanno subito moda e rendono il marchio icona per ogni fashion victim: una passerella di scarpe dai colori inaspettatamente vibranti e bon ton, la bellezza e la femminilità esasperata per immaginare un romanzo d'amore che sottolinea la seduzione con pennellate di verde elettrico, il rosso fuoco, il rosa caramella, l'arancio, passi sottintesi e seducenti, con gli accenti ammiccanti di una moda che è, ormai, diventata....... un must..."Duccio Venturi Bottier" .
Incontriamo Duccio Venturi e sua figlia Aliai durante l'allestimento del suo stand all'evento al Four Seasons che lo vede mattatore incontrastato della scarpa, una variopinta e affascinante girandola di colore, di raso e velluto, di luccicare di Svarowsky, di tacchi vertiginosi ma anche di minimali suole flat .

Duccio Venturi Bottier, il tuo stile?
Il mio è un omaggio alla donna, la sua bellezza, la sua unicità, io trasformo le sue emozioni in cuoio, pelle preziosa, tomaio, suola, lacci, bijoux.
Creativi si nasce o si diventa?
Io ho mosso i primi passi nella calzatura, nell'azienda di famiglia, realizzando pezzi su misura e interamente a mano. Oggi mi è rimasta la vocazione artigiana, io mi sento principalmente un "artigiano" prestato all'imprenditoria, la mia nascita professionale è rimasta legata al know-how creativo, seguito da anni di ricerca e viaggi per conoscere, imparare, esplorare, e successivamente sperimentazioni prima di arrivare alla mia prima collezione con il mio brand.
Oggi le mie creazioni si riconoscono, ed è quello dove volevo arrivare, il brand che si fa notare e riconoscere: è quando ho capito di avere costruito così quell'indiscutibile patrimonio d' identità del mio marchio, un dna ormai riconoscibile.
Che cosa è la creatività per te?
Un messaggio: quello che voglio dare è un messaggio, di come "interpreto" l'accessorio più importante nella vestibilità della donna: scarpe non banali, messaggi fashion che si modificano continuamente seguendo le evoluzioni dettate dalla moda, accessori costruiti attraverso studio, ricerca e attenzione maniacale di ogni dettaglio.
La scarpa, arte ed estro
Ricordati, come dice Emilie Dickinson, un artista è anche folle: infatti un creativo è un artista e le collezioni ricche di dettagli sono follia, sono la femminilità e il dinamismo di "una femmina folle": l'ideale creativo per un designer come me è dare spazio alla fantasia e all'abilità artigiana e quindi adattare questa abilità artigiana, il "fare a mano", creare il modello di cartone, calibrare ogni forma, studiando la fisica e l'ergonomia, abbinando materiali e inventando nuovi giochi di tagli, lacci, nastri, tomaie, lo studio e la ricerca del pellame, anche i più preziosi, la sua duttilità, morbidezza....un mondo nel quale non si finisce mai di imparare.

Pitti Immagine Uomo 87 e Pitti W 15
3° Edizione FASHION FRAMES
13 dicembre 2015, ore 18/00 Hotel Four Seasons
Palazzo della Gherardesca

Ringrazio Cristina Vannuzzi Landini, per la concessione delle informazioni.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Il cherubino canterino: jovanotti e/e' la massoneria

    Qualche giorno fa ho pubblicato un articolo in cui parlavo di Povia e Jovanotti le due facce della realtà. Nel post affermavo che Jovanotti era un messaggero... Leggere il seguito

    Il 15 giugno 2015 da   Marta Saponaro
    CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI
  • L’ultimo valzer

    Di solito si dice che tutto è bene quel che finisce bene. Per come la vedo io, tutto è bene quel che finisce. Punto. Avrei voluto chiamare il post “Felina”... Leggere il seguito

    Il 09 giugno 2015 da   Big
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Notizie sulla vista, bene inestimabile

    L'Associazione per Ipovedenti A.P.R.I di Torino mi invia due notizie: una per Firenze, Ospedale Careggi, ed una sulla scuola per ciechi Elene Keller di... Leggere il seguito

    Il 07 giugno 2015 da   Ritacoltellese
    DIARIO PERSONALE
  • Agriturismo La Collina delle Stelle

    Nella Valle del Casentino, tra Arezzo e Firenze sulle dolci colline Toscane ai margini del Parco delle Foreste Casentinesisi trova questo Agriturismo, che... Leggere il seguito

    Il 25 maggio 2015 da   Catia D'Antoni
    DIARIO PERSONALE, VIAGGI
  • L’Italia non è un salame affettato via dalla TV questo spot!

    Oggi in TV prima del Telegiornale hanno trasmesso questo spot, un’imitazione del vecchio intervallo dove si mostravano immagini dell’Italia, questo spot è oscen... Leggere il seguito

    Il 24 maggio 2015 da   Vivivegan
    DIARIO PERSONALE
  • Pochi fichi e pedalare

    Di tante cose che sono successe in queste ultime settimane, una bella bella e' che quando meno me lo aspettavo, nel giro di 24 ore, ho incontrato per caso... Leggere il seguito

    Il 20 maggio 2015 da   Valeskywalker
    DIARIO PERSONALE, ITALIANI NEL MONDO