First look London Spy - Stagione 1

Creato il 10 dicembre 2015 da Lightman

Un ottimo cast e una buona sceneggiatura sostengono i primi episodi della serie britannica London Spy che ha tra i suoi protagonisti il talentuoso Ben Whishaw e Jim Broadbent.

Cosa ci fa, esattamente, un brano di Donna Summer in una serie televisiva intitolata London Spy? "It sets the tone", risponderebbero gli inglesi, o forse, ancora meglio, "it sets the character", specificheremmo noi. Perché se ad ascoltare I Feel Love è il protagonista della serie nella sua sequenza di apertura, Donna Summer potrebbe dirla lunga sul suo personaggio.
L'emittente britannica BBC Two ha mandato in onda a novembre un nuovo e interessante progetto per il piccolo schermo che ha potuto contare su un cast di ottima qualità e sulla sceneggiatura firmata da uno scrittore molto apprezzato dai lettori e dai critici, oltre a essere esperto in misteri e tensione.

Una misteriosa scomparsa

Danny ( Ben Whishaw), è infatti un giovane magazziniere omosessuale londinese confuso e solitario, che si avventura, un sera come tante altre, in un locale gay. La mattina successiva, ancora in hangover, incontra Alex ( Edward Holcroft), durante una delle sue sessioni di running mattutine, col quale inizia una relazione. Dopo otto mesi, Danny introduce Alex al suo anziano amico Scottie ( Jim Broadbent), il quale rivela ad Alex qualche dettaglio poco lodevole dettaglio sul burrascoso passato del ragazzo. Alcuni giorni dopo l'incontro, Alex scompare nel nulla. Preoccupato, Danny si intrufola in casa sua. Scoprirà così un'agghiacciante verità.

Due personaggi da scoprire

Scritto e prodotto dallo scrittore Tom Rob Smith, autore del romanzo Child 44, recentemente adattato per il grande schermo da Richard Price in un film diretto da Daniel Espinosa, London Spy è una serie che lavora per sottrazione narrativa nei suoi primi due episodi e tenta di fidelizzare gli spettatori facendo leva sul mistero, fornendo in pratica la più scarsa quantità possibile di informazioni sui suoi protagonisti, se non suggerendone i tratti distintivi del carattere attraverso piccoli dettagli nel loro abbigliamento o nei loro sguardi.
La serie ruota, fondamentalmente, attorno a due personaggi: da una parte c'è Danny, giovane trasandato, distratto, perso e bisognoso d'affetto, dall'altra Alex una sorta di Mr. Grey britannico, glaciale, imponente, brillante e inquietantemente geniale. Il bisogno d'affetto di Danny lo porta sin da subito a rivelare una buona parte di se stesso, sia al suo compagno che allo spettatore, mentre i dettagli sul personaggio di Alex verranno rivelati, e sempre parzialmente, senza fretta. E quando sarà il momento, sconvolgeranno non poco Danny e, con lui, l'ignaro spettatore, e la trama tutta. Nel secondo episodio, poi, sarà una come al solito impeccabile ed intensa Charlotte Rampling, nel ruolo della madre di Alex, ad acuire in un sempre più confuso Danny dubbi e preoccupazioni sul passato e sull'identità già ambigua del compagno scomparso.
Oltre ad essere una grande prova d'attore per Ben Whishaw (in sala in questi giorni con Spectre e, si vocifera, prossimo Freddie Mercury nel biopic dedicato al cantante), London Spy ha il pregevole merito di non porsi come una serie di stampo e contenuto prettamente omosessuale: non si rivolge infatti né solo a quel tipo di pubblico (come faceva, ad esempio, Looking di HBO), né cerca lo sconvolgimento dell'audience attraverso scene esuberanti o provocazioni di sorta.

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