Fish di Bianca Bagnarelli, l’esordio di uno dei più promettenti talenti italiani

Creato il 28 agosto 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Bianca Bagnarelli è uno dei talenti più promettenti che il fumetto italiano abbia prodotto negli ultimi anni. Nel 2010 insieme a Lorenzo Ghetti, Mauro Nanfitò, Ugo Schiesaro e Andrea Settimo fonda la Delebile Edizioni, una piccola casa editrice che pubblica racconti brevi di autori italiani e internazionali. Le opere della Delebile si fanno subito notare per la loro originalità e per il respiro internazionale delle sue raccolte, insomma aria fresca che da tempo non si respirava in Italia.

Bianca Bagnarelli negli anni ha pubblicato per le principali riviste internazionali di fumetti: Kuš!, Ampel Magazine e infine, quest’anno, sul numero 8 di Nobrow con una storia dal titolo Say hi for me. Proprio grazie a questa storia entra in contatto conla Nobrow Press, casa editrice inglese che produce, tra le altre cose, gli albi Hilda di Luke Pearson. Ed è così che nasce il primo volume solista della Bagnarelli, Fish.

L’albo è stato da poco pubblicato all’interno della collana 17×23 che, come spiega l’editore, è un nuovo progetto di brevi “graphic story” per aiutare i giovani e talentuosi grapich novelist. Poche pagine, carta pregiata, stampa raffinata e la solita cura dei dettagli che ha fatto della Nobrow una delle più importanti realtà del panorama del fumetto d’autore europeo.

La storia di Fish ha come protagonista Milo, un giovane ragazzo tormentato da un lutto recente. Milo vive con i nonni in una località di mare ed è qui che affronterà i suoi dubbi e le sue paure.

Bagnarelli, come nei suoi lavori precedenti, ci racconta piccoli episodi, dettagli di un mondo ben più complesso. Come nel fumetto, in cui è il lettore che deve colmare il vuoto tra una vignetta e l’altra, così sono anche le storie di questa autrice. Piccoli estratti di vita che ci danno i dettagli e spunti necessari per permetterci di immaginare il mondo e le storie che vivono in questi racconti.

Tutto questo è poi realizzato con una incredibile padronanza del mezzo, con disegni colori eleganti ed evocativi.In Fish ci sono delle tavole in cui la rappresentazione grafica dell’estate è perfetta, con il sole che filtra attraverso le foglie degli alberi e l’acqua fresca di un fiume che bagna i piedi ai personaggi. Milo e la sua famiglia recitano con discrezione le loro parti, il disegno si sofferma sui piccoli gesti che rendono uniche le relazioni familiari: un pranzo in famiglia, uno sguardo preoccupato, un abbraccio.

Ma la maestria di questa giovane autrice non si ferma a questi dettagli, ci sono anche le tavole nel loro complesso. Pagine quasi sempre perfettamente bilanciate, controllate e usate in modo consapevole, creando giochi tra le vignette, simmetrie e rimandi che rendono la lettura una continua e piacevole scoperta.

Una cosa che mi capita spesso con le storie brevi di Bianca Bagnarelli è terminare la lettura, chiudere l’albo, e restare con un profondo senso di commozione. Mi era già successo con Say hi for me e si è ripetuto con Fish. Molto è dovuto alla qualità della storia tutta, ma penso che quel particolare sentimento alla chiusura dell’albo sia merito soprattutto dei finali, di come l’autrice riesca a condensare nelle ultime battute di questi brevi racconti, il senso e la sostanza di tutto il suo mondo. Un buon finale è merce rara, solo i grandi autori riescono a mantenere le premesse e le promesse di un racconto, e sono davvero in pochi quelli che riescono a rendere unico una storia breve grazie ad un finale poetico e commovente.

Abbiamo parlato di:
Fish
Bianca Bagnarelli
Nobrow Press, 2014
24 pagine, spillato, colori – 9,00 €
ISBN:978-1907704871


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