Fisica applicata all'educazione. Meglio di no!

Da Madamadore
Quando, da neolaureata, ho partecipato ad una delle prime selezioni per trovare lavoro, ricordo che in una di queste occasioni, il selezionatore rivolto al gruppo di circa 15 persone, di cui facevo parte, esordì dicendo: "Per avere un'idea del tipo di persona che stiamo cercando vi porto l'esempio di una curva gaussiana. Ecco, noi non cerchiamo nè l'apice nè le code ma semplicemente qualcuno che sia dentro la curva.Quindi una persona normale".All'epoca la cosa mi aveva alquanto tranquilizzato ritenendomi una persona nella media ed infatti sono stata assunta.Oggi, che sono reduce dai miei primi colloqui con le insegnanti di mia figlia che è al primo anno di asilo, sebbene i toni e i contenuti siano stati di tutt'altro genere l'impressione che mi sono portata a casa è la stessa.Con l'unica differenza che questa volta, anzichè tranquillizzarmi, la cosa mi ha lasciato un pochino perplessa.Mi chiedo, infatti, se sia giusto condurre indistintamente tutti verso una presunta normalità, rischiando di tralasciare le peculiarità di ognuno.I bambini a tre anni, si sa, sono un terreno fertile che indubbiamente va concimato e curato, mi chiedo se questo non è anche il tempo di stare a guardare per vedere cosa questo terreno è in grado di offrirci in maniera spontanea.Voi cosa ne pensate?